Piazza Battaglione Alpini, l’area conosciuta per la presenza dell’imponente Fontana luminosa, alla sommità di corso Vittorio Emanuele II, cambierà volto.
Dopo un tira e molla sulla riqualificazione di uno degli ingressi alla città più amato e frequentato dagli aquilani, soprattutto dopo il terremoto, un tira e molla durato un anno tra amministrazione comunale e tecnici, finalmente il project financing domani approda in giunta.
Società proponente e amministrazione hanno trovato una soluzione per un progetto che prevede un parcheggio sotterraneo, al livello -2, da 172 posti auto, al di sotto dell’area tra viale delle Medaglie d’oro e l’auditorium del parco del castello. Sino alla fine della concessione – che durerà 20 anni – sarà la società proponente a reinvestire il 50% degli utili per la manutenzione e la gestione del parcheggio, che prevede anche spazi per lo shopping. Proprio questo è uno degli aspetti messi in discussione nei mesi passati dai dirigenti comunali.
Il gestore potrà vendere ai privati un piano di parcheggi e l’area commerciale di 2.400 metri quadrati destinata a esercizi di vicinato, di cui una parte dedicata al fitness: l’intento è, infatti, creare un collegamento con la zona sportiva della piscina e del circolo tennis, a pochi metri dalla Fontana luminosa. La riqualificazione dell’area costerà 11 milioni di euro, di cui 4 di cofinanziamento comunale.
Dopo il passaggio in giunta il progetto di riqualificazione dovrà essere approvato dal consiglio comunale, dove si discuterà il progetto complessivo che prevede anche un collegamento tra il Corso, la Fontana Luminosa e il parco del castello con l’area universitaria di San Biagio – dove si trova il Dipartimento di Scienze umane – e con viale Duca degli Abruzzi, che sarà totalmente pedonalizzata. Un porticato in legno lamellare farà da galleria commerciale a viale Ovidio.
Non solo: cambierà anche la viabilità, che verrà interrata. Intanto rallenta la ripresa dei lavori di restauro proprio del monumento della fontana che, realizzata in bronzo, ha bisogno delle giuste temperature per consentire interventi. La soprintendente unica per il cratere sismico, Alessandra Vittorini, ha spiegato che, per terminare il restauro, “si deve lavorare con tecniche particolari sui bronzi, con sostanze che non tollerano shock termici eccessivi”.