“La parola d’ordine nella programmazione 2021-2027 per i Fondi Europei è ‘non sbagliare’: l’Abruzzo non può più permettersi di essere fanalino di coda nell’accesso e nell’utilizzo di risorse importanti per il nostro territorio, l’Abruzzo non può più permettersi di non spendere quelle economie che andranno utilizzate sino all’ultimo centesimo.
Il Tavolo di discussione si aprirà a Bruxelles nella primavera 2020 e per quella data la Regione Abruzzo dovrà presentarsi preparata, con proposte concrete e immediatamente attuabili, pronta per essere una interlocutrice e una partner valida e autorevole dell’Europa”. Lo ha detto il Presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri aprendo oggi i lavori dell’evento ‘Il Futuro è Partecipato – Dialogo con il territorio sull’oggi, verso la nuova programmazione dal POR-FSE 2014-2020 al 2021-2027’, svoltosi a Roseto.
“Una corretta programmazione della spesa dei fondi europei rappresenta una boccata d’ossigeno per una regione come l’Abruzzo che soffre per problemi infrastrutturali che ben conosciamo, per carenze tecnologiche, e per assenza di credito che colpisce soprattutto la piccola e media impresa, che poi è l’ossatura della nostra economia – ha sottolineato il Presidente Sospiri -. Oggi abbiamo l’occasione per voltare pagina in modo decisivo, facendo in modo che l’Abruzzo non sia più la regione che meno accede ai fondi europei e meno spende e ricordiamo il misero 2 per cento nell’utilizzo del FSE certificato nel luglio 2018. Consideriamo che per il pluriennale 2021-2027 la Commissione Europea propone impegni per 1.134,5 miliardi di euro, ciò significa che il Bilancio pluriennale della prossima programmazione aumenta di circa 197miliardi di euro, +18,2 per cento. Secondo la proposta tutte le Regioni europee potranno beneficiare dei fondi della politica di coesione divise in tre categorie, ossia Regioni meno sviluppate, in transizione e più sviluppate, con l’aggiunta di nuovi criteri di valutazione dei progetti proposti, tra cui disoccupazione giovanile, bassi livelli d’istruzione, cambiamenti climatici. Gli indirizzi di spesa saranno nel mercato dell’innovazione e agenda digitale; coesione e valori; risorse naturali e ambiente con una dotazione complessiva di 378,9 miliardi di euro; migrazione e gestione delle frontiere; Sicurezza e difesa, con 27,5 miliardi di euro; Vicinato e resto del mondo; Pubblica amministrazione europea. Da qui nasce l’istituzione di 5 Tavoli di programmazione per la predisposizione di progetti tesi verso un’Europa più intelligente, ovvero ‘smart’, più verde capace di gestire e prevenire i rischi naturali, più connessa attraverso nuove politiche sulla mobilità, più sociale, più vicina ai cittadini attraverso progetti tesi alla promozione dello sviluppo sostenibile delle zone urbane, rurali e costiere. Oggi il nostro Governo regionale ha ufficialmente aperto i Tavoli di programmazione perché non possiamo più sbagliare: in tal senso dovremo anche valutare – ha aggiunto il Presidente Sospiri – il coinvolgimento del territorio, della piccola e media impresa, e degli Ordini professionali che cercheremo di inserire nelle fasi istruttorie, costruendo anche schede semplificative per agevolare l’accesso al credito dei privati. L’Abruzzo deve dimostrare di poter avere voce in capitolo sedendosi al Tavolo dell’Europa con la volontà e la capacità di incidere sulle scelte e dovremo saper intercettare risorse per quei settori che più ne hanno bisogno. Per questo apriremo anche un confronto in tutte le quattro province per incontrare il mondo delle Istituzioni e delle categorie sociali e produttive al fine di costruire insieme proposte cucite sulle esigenze del nostro Abruzzo”.