Il Presidente della Regione Marco Marsilio ha firmato questa mattina il decreto con il quale rimuove dal suo incarico l’assessore Mauro Febbo.
Era nell’aria sin dalle prime reazioni al voto di Chieti e Avezzano. Ritenuto dalla Lega l’unico vero colpevole della sconfitta dei candidati sindaci del centrodestra, Di Stefano a Chieti e Genovesi ad Avezzano, Mauro Febbo da oggi non è più assessore regionale.
Lo si apprende da una breve nota stampa a firma del presidente della Giunta regionale, Marco Marsilio: “Firmato questa mattina il decreto con il quale rimuove dal suo incarico l’assessore Mauro Febbo, assumendo temporaneamente su di sé le deleghe a lui attribuite. Domani pomeriggio alle 15 il Presidente incontrerà i coordinatori regionali di Lega, Forza Italia e Fratelli d’Italia per condividere con loro il nuovo assetto della Giunta e l’azione della maggioranza, chiamata ad affrontare la gravissima crisi sanitaria ed economica in corso.
Il Presidente Marsilio ringrazia Mauro Febbo per l’ottimo lavoro svolto e la collaborazione prestata in ogni momento, certo che saprà assicurare il suo contributo all’azione di governo dei banchi della maggioranza in consiglio regionale“.
E dopo la revoca delle deleghe al forzista Mauro Febbo, per il “tradimento” alle recenti elezioni amministrative di Chieti e per quello di Forza Italia a quelle di Avezzano, entrambe concluse con la sconfitta del centrodestra e dei due candidati leghisti, Fabrizio Di Stefano e Tiziano Genovesi, è scattato il conto alla rovescia per la sua sostituzione in Giunta: in questo senso sono ore febbrili e convulse visto che domani alle 15 il governatore, Marco Marsilio, di Fratelli d’Italia, ha convocato un summit con i coordinatori regionali di Fi, della stessa Fdi e della Lega, azionista di maggioranza della coalizione che ha chiesto ed ottenuto la testa di Febbo che torna in consiglio regionale. Dall’assemblea esce il consigliere regionale azzurro Daniele D’Amario, subentrato all’ormai ex assessore nel marzo del 2019 in virtù della legge regionale che permette la surroga degli assessori. Il tutto allo scopo di condividere il nuovo assetto e far ripartire l’azione della maggioranza, finora segnata da una serie di liti e scontri tra alleati, alle prese con la gravissima emergenza sanitaria ed economica legata al covid: in sostanza, un rimpasto di uomini e di deleghe anticipato di qualche mese, visto che un “tagliando” era previsto per il prossimo mese di febbraio, alla scadenza dei primi due anni di mandato. Proprio per parlare del futuro assetto, il coordinatore regionale della Lega, il deputato aquilano Luigi D’Eramo, stamani in una riunione a Roma per valutare con i vertici nazionali.
Intanto, si fanno largo varie ipotesi, caldeggiate da più parti: una delle più accreditate vuole in Giunta al posto di Febbo, l’attuale sottosegretario alla presidenza, Umberto De Annuntiis, consigliere regionale della provincia di Teramo. Al suo posto, come sottosegretario subentrerebbe il capogruppo della Lega in Consiglio, Pietro Quaresimale, che, a sua volta, verrebbe sostituito dal consigliere salviniano Emiliano Di Matteo, come responsabile del gruppo. In questo caso, D’Amario rimarrebbe fuori e ci sarebbe una diversa geografia territoriale: la provincia di Chieti perderebbe un assessore (ci sarebbe il solo Nicola Campitelli, salviniano), mentre a Teramo ce ne sarebbero due (De Annunitiis e l’esterno Piero FIoiretti, della Lega, più il nuovo sottosegretario Quaresimale. Ma Forza Italia ha avanzato una ipotesi che prevede il “salvataggio” di D’Amario, proposta bocciata dalla Lega: D’Amario in giunta al posto di Febbo come assessore esterno, e il teramano Quaresimale al posto del teramano Fioretti, della Lega, che sarebbe fuori dai giochi. Se Quaresimale diventasse assessore al suo posto in Consiglio subentrerebbe Simona Cardinali.
Non si è fatta attendere la reazione di Mauro Febbo.
“Dieci mesi fa quando comunicai a tutti e a tutti i livelli la mia decisione di assumere una posizione elettorale civica nella mia Città avevo messo in conto che mettevo in discussione anche le mie ambizioni personali nell’ interesse unico della mia Città. I fatti e il risultato elettorale mi hanno dato ragione, quello che mi rammarica è che di fronte alle conseguenze di una pandemia che sta colpendo il sistema sanitario nazionale (e mondiale) ed economico (regionale, nazione e mondiale) ci si concentrasse su queste problematiche e su come intervenire. Ne prendo atto e con serenità andrò a ricoprire il ruolo di presidente del gruppo consigliare di FI garantendo il mio impegno nell’interesse del ns Abruzzo e della sua comunità”.
Così, invece, in una nota il senatore azzurro Nazario Pagano, coordinatore Regionale di Forza Italia Abruzzo.
“La decisione annunciata dal Presidente della Regione Abruzzo di assumere su di sé le deleghe affidate all’assessore Mauro Febbo revocandogli l’incarico in Giunta regionale non può essere condivisa da Forza Italia. Si dovrebbe semmai riflettere collegialmente sulle scelte fatte in occasione delle recenti elezioni amministrative, dove gli errori di valutazione sono stati molteplici e di tanti. Basta guardare ai risultati del primo turno o alla contrarietà agli apparentamenti al ballottaggio, che venivano auspicati da Forza Italia e dallo stesso Presidente Marsilio.
Bisogna analizzare insieme gli errori fatti e cercare le vie per una ribadita e più forte coesione. Evitando rinnovati scontri che non sono utili all’ azione amministrativa ma che insieme dobbiamo portare avanti al servizio dei cittadini. E l’assessore Febbo anche da questo punto di vista è una risorsa essenziale nel governo della Regione Abruzzo. Con lealtà ma anche con fermezza rappresenteremo questa posizione di Forza Italia al Presidente Marsilio e alla coalizione, confermando stima e sostegno per l’assessore Mauro Febbo“.
Questa mattina Febbo stata lavorando al dossier sull’insediamento del colosso Amazon nell’Abruzzo meridionale, dopo il voto unanime del Consiglio regionale che ha approvato la cessione dell’Interporto di San Salvo, autorizzando l’Arap a procedere con l’iter. C’è, infatti, un’azienda che ha risposto al bando di cessione dell’infrastruttura, mai entrata in funzione, ma in una posizione strategica per il nuovo insediamento produttivo.
I sindaci della Val di Sangro, di contro, ritengono che lo stabilimento di logistica di una delle più importanti aziende di e-commerce, la Amazon, debba essere realizzato nella loro area, ritenuta maggiormente strategica per lo sviluppo e l’economia abruzzese.
Altra importante novità riguarda la Yokohama di Ortona. Oggi altre due aziende interessate all’acquisizione hanno visitato lo stabilimento di contrada Tamarete ed hanno incontrato l’assessore Febbo. Dopo il sopralluogo, effettuato la settimana scorsa dalla prima delle tre cordate interessate all’acquisto, quella odierna è stata un’altra giornata importante per fare le dovute valutazioni prima di presentare una eventuale offerta vincolante che dovrà arrivare entro il prossimo 26 ottobre, termine ultimo fissato per avere delle proposte concrete su cui imbastire una trattativa vera e propria per la cessione dello stabilimento.
(foto di repertorio)
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