Vi ricordate il referendum chiesto a gran voce dagli operatori turistici e maestri di sci del Gran Sasso esattamente un anno fa? Ebbene, nel silenzio generale, dopo uno stop tecnico l’iter ha ripreso il suo corso, e proprio pochi giorni fa si è riunito il Comitato dei garanti , come spiega Luigi Faccia, referente del comitato per la rimodulazione dei confini del Parco nazionale del Gran Sasso e dei Siti d’interesse comunitario.
Da statuto, le figure necessarie da nominare infatti sono tre. Nessun problema c’era stato per le prime due, il segretario generale dell’amministrazione comunale e il difensore civico. Invece lo stallo si è creato sulla nomina del presidente del Tribunale, in quanto il Csm da tempo si oppone per incompatibilità a tale nomina nella commissione.
Una limitazione che impediva a chiunque – per qualsiasi causa – a indire un referendum comunale (e quindi solo consultivo).
se l’iter non subirà altri stop, si potrà cominciare a raccogliere le 5mila firme necessarie per ottenere il referendum consultivo.
Ci saranno 90 giorni di tempo per farlo e il Comitato #Save Gran Sasso punta già a raccoglierne molte di più, per poter dare un segnale forte alla politica e a chi amministra il territorio, un territorio che cambia, e che ha oggi esigenze diverse da quelle di 50 anni fa. Che cosa succederà una volta raccolte le firme? A quel punto il consiglio comunale dovrà decidere sull’indizione del referendum, stabilendo anche tempi e modi per farlo.