L’europarlamentare della Lega Casanova visita il Gran Sasso e incontra gli operatori turistici. L’obiettivo è valutare le iniziative e gli strumenti da mettere in campo per aiutare il territorio montano a risollevarsi dalla perenne crisi economica che lo attanaglia.
Se non fosse stato per la visita dell’europarlamentare della Lega Massimo Casanova, seguito questa stamattina da tutto il quartier generale abruzzese del Carroccio – una 20ina di persone, tra cui il deputato Luigi D’Eramo – Fonte Cerreto sarebbe rimasto quel che sostanzialmente è dall’inizio di questo inverno: un deserto.
Entra dunque oggi nel vivo l’iniziativa della Lega per accendere i riflettori sullo sviluppo del Gran Sasso, in perenne crisi economica, a partire da Fonte Cerreto, a ridosso della frazione di Assergi e ai piedi del massiccio del Gran Sasso, sino a campo Imperatore, dove lungaggini legate all’iter degli appalti pubblici creano ritardi nella ristrutturazione dell’hotel, mentre la mancanza della neve ci mette del suo: pochissimi i turisti e gli sciatori quest’anno, un flusso che si attesta intorno a un terzo rispetto a quello dell’inverno scorso, dicono gli operatori, con l’unico punto fermo sinora: l’estate, la stagione veramente in grado di portare persone. Il problema sta, dunque, proprio nel rilancio del turismo invernale.
Parola degli operatori turistici e sciistici, che chiedono ormai da anni alla politica strumenti più agili e agevoli – da un punto di vista normativo – per governare il territorio montano. A partire dalla riperimetrazione dei confini tutelati, Sic e Zps. A tal proposito il vicepresidente regionale e assessore all’Ambiente Emanuele Imprudente ha chiesto al ministero di rivedere i confini, liberando aree già antropizzate e sottoposte a vincolo e mettendo sotto tutela altre zone di pregio.