Una class action contro “l’uso truffaldino” dell’autovelox e il ritiro in autotutela delle multe inflitte a migliaia di automobilisti, lungo il tratto di Statale 17 che collega L’Aquila a Pescara, all’altezza del Comune di Bussi.
Ad annunciarlo è il consigliere comunale e capogruppo di “Cambiare insieme-Idv” Lelio De Santis che, prendendo spunto da una sua personale vicenda, si fa portavoce di tanti utenti dell’unica via di collegamento tra il capoluogo di Regione e la città adriatica. Multe che piovono nella case degli automobilisti in modo subdolo, dice De Santis, senza possibilità di contestazione, in molti casi la notifica del provvedimento è stata inviata oltre il termine dei 90 giorni consentiti dalla legge. Un modo per “fare cassa”, dice il consigliere, dato che il Comune di Bussi incassa il 70% degli importi pagati e il restante va alla società che gestisce il servizio. Per De Santis i più colpiti sono proprio gli aquilani.
Il capogruppo dell’Idv ha interessato i suoi avvocati, già al lavoro per approntare un’azione collettiva a tutela delle persone colpite, ma intanto fa un appello ai sindaci dell’Aquila, Pierluigi Biondi, e di Bussi Salvatore La Gatta, a trovare una soluzione diversa dal tartassare i viaggiatori.
Il servizio del Tg8