Caos nella maggioranza dopo le Regionali. A chiedere l’urgente rinnovo della composizione del nuovo esecutivo comunale sono i due esponenti della Lega Giorgio De Matteis e Luigi D’Eramo.

Prima l’anatra zoppa, poi le elezioni regionali, infine le polemiche e le rotture interne alla maggioranza: una città ferma, non governata, in balìa di se stessa. Non è soltanto la percezione di molti cittadini e associazioni, ma anche di esponenti della maggioranza, come il capogruppo di Fratelli d’Italia Giorgio De Matteis, politico di lungo corso, noto avversario dell’ex sindaco Massimo Cialente che non rinuncia a dure sferzate verso la maggioranza di cui fa parte e un’amministrazione comunale che a quasi due anni dall’avvio del suo mandato non ha prodotto molto.

De Matteis non ci sta a vedere una città lasciata allo sbaraglio nel momento delicato della terza fase della sua vita post-sisma.

Non ci sono più alibi – dice De Matteis  – da mesi avevamo chiesto una valutazione complessiva dell’attività della giunta, sempre rinviata. Ora si faccia sul serio, è urgentissimo affrontare il rinnovo della composizione del nuovo esecutivo, dal momento che l’attuale risulta ormai monco e non adeguato alle esigenze legate alla complessa amministrazione della città.

Dello stesso tenore anche il parlamentare della Lega Luigi D’Eramo, che è assessore comunale all’Urbanistica, anche lui finito nel turbine delle polemiche – alcune critiche sono arrivate persino dalla sua stessa maggioranza – per essersi da quasi un anno – da quando cioé è diventato parlamentare della Lega – defilato dal suo impegno in seno all’amministrazione comunale, lasciando in sostanza nell’immobilismo un settore molto importante e delicato per L’Aquila, in cui il terremoto ha imposto non soltanto la ricostruzione, ma anche un nuovo assetto urbanistico tutto ancora da avviare.

Urge fare chiarezza nella maggioranza di centrodestra dell’Aquila – esorta D’Eramo – la Lega chiede con urgenza una riunione di coalizione. Questa situazione di caos politico – aggiunge il vicecoordinatore della Lega – rischia di paralizzare la macchina amministrativa, e gli anni che abbiamo davanti richiedono un grande sforzo e una maggiore serietà. Per questo occorre chiarire in termini politici quale sia l’effettiva composizione dei partiti in Consiglio comunale.

 

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