Oltre 1,2 milioni di euro da destinare per tre anni a sostegno del bilancio dell’Ama, l’azienda della mobilità aquilana che non versa in buone acque. Ed è polemica.
A scagliarsi contro la proposta deliberativa contenente la variazione di assestamento generale e la salvaguardia degli equilibri in relazione al bilancio di previsione 2019-2021 per poter fare spazio, appunto, al finanziamento dell’Ama, sono in particolare le opposizioni, che in Consiglio comunale questa mattina hanno alzato le barriate contro un provvedimento – dicono – che impoverisce la città.
Una situazione, quella della municipalizzata del trasporto pubblico locale, molto complessa, avendo infatti chiuso in rosso gli ultimi tre esercizi – 2016, 2017 e 2018. Con l’ultimo che dev’essere ancora approvato, mentre risulta eroso tutto il capitale sociale, passato da 3 milioni ai 100mila euro attuali. Assente in aula l’assessora alla Mobilità Carla Mannetti.
E mentre procede il percorso di confronto e di redazione del nuovo piano regolatore dell’Aquila, verrà costituita una “Commissione d’indagine sull’evoluzione del patrimonio immobiliare dal 2009 ad oggi e sull’utilizzo dei fondi relativi al cosiddetto 4 per cento”, provenienti dal bacino della ricostruzione.