Mentre la situazione sul fronte sanitario del contagio da Coronavirus è in continua evoluzione in Italia e anche in Abruzzo – regione tuttavia che resta fuori cluster – scuole e università provano a riorganizzarsi per non cedere al caos e al panico.
Parola d’ordine è: mantenere il più possibile lo standard delle attività, proprio in considerazione del fatto che l’Abruzzo è fuori dall’emergenza in questo momento.
E così, scuole aperte all’Aquila, come precisa il sindaco Pierluigi Biondi in una nota affidata direttamente alla sua pagina Facebook.
Quella del coronavirus è una questione di natura internazionale – risponde il sindaco ad alcuni cittadini che lo sollecitano a prendere provvedimenti di chiusura delle scuole – , il Governo italiano ha dichiarato lo stato di emergenza e nominato un commissario . La catena di comando prevede che il commissario, unitamente al presidente del consiglio – continua Biondi – si rapporti con le regioni che si occupano della programmazione e della gestione sanitaria. A caduta ci sono gli enti territoriali, che in Abruzzo sono coordinati dalla Regione in collaborazione con i prefetti.
Intanto domani il Comune deciderà se riaprire al pubblico gli uffici comunali chiusi dal 25 febbraio (o meglio, “riorganizzati”, come spiega Biondi) per cercare di limitare l’assembramento di persone in spazio ridotti durante le ore di ricevimento. Aule studio e biblioteche piene nelle facoltà dell’ateneo aquilano:
Gli studenti sono ragazzi maturi – spiega il rettore Edoardo Alesse, che ieri ha fatto un sopralluogo a Coppito, nel polo scientifico, tra i più frequentati dell’aquila – gli studenti universitari non disertano le lezioni e non abbandonano le loro normali attività.
Qualche accorgimento in direzione restrittiva riguarda soltanto le sessioni di laurea: i laureandi possono portare, almeno in questa fase, con sé soltanto sino a un massimo di 4 persone tra parenti e amici.
Abbiamo intensificato la campagna informativa sul Coronavirus – spiega il rettore Alesse – in particolare per quanto riguarda l’igiene – con la collocazione di decine di dispenser igienizzanti nei locali universitari – e la distanza preventiva di 1 metro e mezzo gli uni dagli altri, abbiamo inoltre incrementato le misure di monitoraggio e di prevenzione.
Domani pomeriggio a Scienze umane si terrà, inoltre, un incontro divulgativo con virologi di fama internazionale, mentre è stata istituita una piccola unità universitaria di crisi pronta a fronteggiare ogni evoluzione negativa del Covid-19. La psicosi invece investe l’Accademia di Belle arti dell’Aquila: rinviata ad aprile l’inaugurazione dell’anno accademico prevista per la fine di marzo, proseguono normalmente le lezioni, mentre le sessioni di laurea dei giorni scorsi si sono svolte a porte chiuse.