Inaugurato l’anno accademico 2018/2019 dell’università dell’Aquila, un’occasione per la rettrice per fare il punto sui suoi 5 anni di mandato, che stanno per concludersi. Crescono gli iscritti. Videomessaggio del viceministro all’Istruzione.
Quello inaugurato questa mattina alla presenza anche del presidente della Conferenza dei rettori italiani, Gaetano Manfredi, è l’ultimo anno accademico per la rettrice dell’università dell’Aquila, Paola Inverardi. Finisce qui il suo mandato, un’occasione per fare un bilancio e ripercorrere gli anni difficili del post-sisma: 55 gli studenti vittime del terremoto su 309 morti. Anni in cui tutta la comunità aquilana si è dovuta ricostruire, perché il terremoto – ha detto la rettrice – “azzera tutto”: case, infrastrutture, ma anche le coscienze e mette in condizione di dover necessariamente ricominciare da zero. Un ateneo che, nonostante tutto, ha vinto la sfida del ritorno alla normalità, nel contempo riuscendo a cavalcare l’innovazione, a porsi all’avanguardia nella ricerca scientifica, accademica, culturale. Cresce il numero degli iscritti: una speranza per il futuro.
Tanti progetti di ricerca messi in campo dall’università, mentre proprio quest’anno sono partiti corsi innovativi a livello nazionale.
Quanto ai tagli ai fondi destinati alle imprese coinvolte nella sperimentazione del 5G, la rettrice si augura un passo indietro da parte del Governo. C’è ancora molto da fare per avere un’università davvero a misura di studenti, in una città che sconta carenze di servizi e che ha bisogno di una rete di trasporti davvero efficiente e capillare, di un’offerta adeguata per quanto riguarda la residenzialità e una maggiore disponibilità di spazi di studio e di socializzazione: il Comune e le altre istituzioni, invoca la rettrice, devono aiutare l’università rendendo disponibili i loro spazi per gli studenti.
L’università ha avuto un ruolo fondamentale nella rinascita dell’aquila e di tutto il cratere sismico, ha rimarcato con forza l’ex vicepresidente del Csm Giovanni Legnini. Che esorta a continuare sulla strada intrapresa dall’Aquila come “città della conoscenza”:
Il viceministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti ha affidato invece a un videomessaggio il suo augurio di buon lavoro all’ateneo aquilano e ai suoi studenti, con parole d’incoraggiamento e di fiducia.