L’Aquila: ex ospedale, il progetto resta al palo.
Un mega progetto di riqualificazione di una delle aree del centro città diventate oggi nevralgiche: quello dell’ex ospedale San Salvatore, dove sorge il polo universitario di Scienze umane, dal peso di milioni di euro stanziati con delibera Cipe, finito nel dimenticatoio. A riaccendere l’attenzione sul masterplan presentato in pompa magna un anno fa dall’amministrazione comunale di Pierluigi Biondi (che lo ha ereditato dal predecessore Cialente) affiancata dall’università e dalla rettrice Paola Inverardi è il capogruppo del Pd in Consiglio comunale, Stefano Palumbo, che ha ripresentato una mozione – già bocciata a ottobre – per impegnare il Consiglio comunale ad “assumere la delibera d’avvio delle procedure finalizzate alla sottoscrizione dell’accordo di programma”. Finora tutto tace sul futuro di quello che dovrebbe diventare il polo culturale strategico dell’Aquila, nell’ambito di un intervento più ampio che dovrebbe interessare anche il parco di viale della Croce Rossa (con un parcheggio di 400 posti e collegamento meccanizzato fino a San Basilio) e il recupero delle mura urbiche e la nascita di polo bibliotecario che dovrebbe riunire la Biblioteca Universitaria con la Salvatore Tommasi, delocalizzando anche l’Archivio di Stato. Resta in silenzio anche la Regione, che avrebbe voce in capitolo sullo spostamento di pochi metri della sede dell’Arta, la cui presenza all’interno di un polo universitario non è compatibile.
Il servizio del Tg8