Un archivio privato che finalmente apre al pubblico, composto da 600 unità archivistiche suddivise in tre fondi: è l’archivio del monastero di Sant’Amico, che raccoglie anche quello del monastero di Santa Lucia e infine quello dell’Ospizio dell’Addolorata.
Un piccolo scrigno prezioso che conserva i suoi tesori di lettere e pergamene che tratteggiano un percorso di seicento anni, a partire dalla prima metà del ‘300, fino alla prima metà del ‘900.
Oggi l’inaugurazione dell’archivio storico del monastero femminile agostiniano di Sant’Amico, nel centro storico dell’Aquila, che per la prima volta apre al pubblico e agli studiosi, su prenotazione chiaramente, in quanto accolto all’interno di un monastero di clausura, a cui ha dato un’importante sostegno finanziario la Fondazione Carispaq.
La vera sorpresa anche per gli studiosi è stato il ritrovamento e il recupero del fondo dell’antico monastero di Santa Lucia – soppresso nel 1904 e che, fino al 2001 – quando è cominciato il recupero dell’archivio del monastero di Sant’Amico – si credeva perduto per sempre. Carte antichissime che raccontano la storia non soltanto dei vari monasteri, ma anche della fondazione della città. La fondazione dei monasteri infatti, risale alla metà del Trecento e dunque raccontano le vicende che hanno accompagnato l’immediata fondazione dell’Aquila, con i suoi quarti. Tra gli oggetti rinvenuti e riportati alla luce dall’archivista e storica Alessia Di Stefano c’è anche la lettera datata 7 dicembre 1350 con cui il vescovo aquilano Paolo di Rinaldo di Bazzano chiese d’istituire una chiesa e un monastero: quelli di Sant’Amico.
Il monastero rappresenta un piccolo ma significativo ed importante luogo di storia e cultura della città e del territorio, recuperato nel 2001 e oggi, reso fruibile alle esigenze di studiosi ed appassionati, grazie al sostegno della Fondazione Carispaq e al lavoro dell’archivista e paleografa Alessia Di Stefano.
L’archivio è stato dichiarato di interesse storico particolarmente importante dalla Soprintendenza Archivistica e Bibliografica dell’Abruzzo e Molise e durante la schedatura delle singole unità archivistiche sono stati individuati tre fondi: fondo monastero di Sant’Amico, fondo monastero di Santa Lucia e fondo Ospizio dell’Addolorata.