Sono 200 i progetti fermi per mancanza delle integrazioni richieste ai tecnici, per un totale di 300 milioni di euro. Che restano non spesi.
Niente da fare, i ritardi dei progettisti, che indugiano nel consegnare le documentazioni integrative dei progetti, aumentano sempre di più, fino a pesare in maniera determinante sull’effettiva ricostruzione post-sisma.
A denunciare l’impasse è il dirigente dell’Ufficio speciale per la Ricostruzione, Raniero Fabrizi. Ritardi che riguardano 200 progetti per un totale di circa 300 milioni di euro. Il 30% dei quali ricadenti su centro storico dell’Aquila.
Allo studio, con gli ordini professionali, c’è anche un meccanismo che preveda d’incidere sulla mancata presentazione delle integrazioni dei progetti, per esempio con penalità per i tecnici ritardatari. Un rallentamento che preoccupa il dirigente dell’ufficio speciale, in una fase molto importante della ricostruzione, che finalmente comincia a riguardare i centri storici delle frazioni, sinora fanalino di coda.