Il Comune dell’Aquila stanzierà 3 milioni di euro per la manutenzione straordinaria dei 19 quartieri del progetto Case e dei villaggi Map.
La proposta arriva dall’assessore al Patrimonio, Guido Quintino Liris, e prevede una sorta di cambio di rotta rispetto al percorso intrapreso dalla passata amministrazione, che ha ereditato l’immenso patrimonio immobiliare post sisma dalla Protezione civile, con tutte le sue difficoltà di gestione e manutenzione. I fondi andranno a coprire interventi di ogni tipo, dal rifacimento delle scalinate in legno – sottoposte al maltempo sono spesso ridotte in veri e propri colabrodo con infiltrazioni di acqua che hanno marcito il materiale – ma anche la cura delgi spazi comuni, del verde, delle autorimesse, delle cassette delle poste e degli impianti idrici e del riscaldamento. Insomma, un ingente stanziamento per rinnovare e rendere più fruibili agli abitanti i quartieri che in moltissimi casi dovranno ospitarli ancora per tanti anni.
Tra gli interventi è prevista ad esempio la sostituzione dei tanto contestati contabilizzatori, in realtà già a buon punto, sostituzione necessaria per la corretta valutazione dei consumi che per otto anni sono stati al centro di ricorsi al Tar, proteste, denunce. Nel piano della manutenzione del Comune ci sono anche i balconi: è allo studio l’ipotesi di sostituire quelli crollati con grandi finestre. Al via anche la ricognizione per le 22 piastre che l’ex sindaco Massimo Cialente voleva abbattere perché troppo costoso recuperarle.
Non solo: verrà anche alzata la soglia del reddito minimo per poter accedere all’assegnazione degli alloggi, oggi aperti anche ai nuclei familiari che non sono necessariamente rimasti senza un tetto dopo il terremoto. Il reddito minimo salirà dai 7mila a 15mila euro proprio per includere nel diritto all’alloggio del progetto Case anche i “nuovi poveri”.