Coronavirus Abruzzo: l’emergenza sanitaria fa slittare a giugno il Vinitaly e il Sol&Agrifood; la 54^ edizione a Verona dal 14 al 17 giugno, ma dal 2021 si tornerà ad aprile.
Con il Coronavirus che inibisce il romanticismo, vietando gli abbracci, come sarebbe stata la storia di Romeo e Giulietta, se Shakespeare l’avesse scritta nel 2020? Montecchi e Capuleti sarebbero stati facilmente sostituiti dal Covid 19 e i celebri amanti della città scaligera avrebbero avuto comunque il divieto di abbracciarsi. Certo, un abbraccio non è un brindisi, ma nella Verona di Romeo e Giulietta il Coronavirus inibisce anche i calici, facendo slittare le date del Vinitaly.
Non una cancellazione, ma un semplice rinvio per ragioni precauzionali: il 54° salone internazionale del vino si terrà infatti sempre a Verona, ma dal 14 al 17 giugno. La decisione di rinviare l’edizione 2020 del Vinitaly con i suoi oltre 400 eventi in 4 giorni è stata comunicata da Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, in relazione alla delicata situazione sanitaria, generata a livello internazionale dalla diffusione del Coronavirus.
“In considerazione della rapida evoluzione della situazione internazionale che genera evidenti difficoltà a tutte le attività fieristiche a livello continentale, Veronafiere ha deciso di riposizionare le date di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood”, ha dichiarato Giovanni Mantovani, direttore generale di Veronafiere, al termine di una seduta straordinaria del Consiglio di amministrazione della Spa; dopo un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, è stato pertanto scelto quello che, secondo le indagini di mercato, risulta essere il “periodo migliore per assicurare a espositori e visitatori il più elevato standard qualitativo del business”.
L’evento, che richiama buyer e appassionati da tutto il mondo, era stato in un primo momento confermato dal 19 al 22 aprile, ma il perdurare della crisi sanitaria ha fatto slittare la fiera, perché, anche in ragione delle restrizioni ai viaggi introdotte da più parti nel mondo e specialmente dagli Stati Uniti, il giro d’affari dell’evento sarebbe stato irrimediabilmente compromesso.
“La vicenda Coronavirus sta mettendo in forte difficoltà tutto il mondo agricolo abruzzese e più in generale il Made in Italy”, ha dichiarato Emanuele Imprudente, assessore regionale all’agricoltura e allo sviluppo rurale. “Come Regione Abruzzo prendiamo atto del rinvio del Vinitaly in questo periodo delicato e annunciamo che di concerto con il Ministero stiamo affrontando la situazione per andare incontro alle esigenze del settore con la massima attenzione. Prima del Vinitaly era già saltato il Prowein a Dusseldorf in Germania (previsto dal 15 al 17 marzo 2020, ndr), ma restiamo comunque fiduciosi, perché il periodo consente ancora di recuperare qualcosa. Purtroppo si tratta di vicende che vanno gestite di volta in volta a seconda delle novità che si presentano quotidianamente. Per quanto ci riguarda il confronto con il mondo del vino e con tutto il comparto agricolo è continuo e costante. Noi però restiamo comunque ottimisti, perché siamo certi che da questa crisi l’Abruzzo e l’Italia tutta ne usciranno presto”.
E così per le oltre 4.600 aziende espositrici, provenienti da 40 paesi produttori, tutto sarà rimandato a giugno. Sperando in tempi migliori, quando sarà più facile brindare e, complice un buon bicchiere di vino, magari anche tornare a riabbracciarsi, con sommo gaudio di Romeo e Giulietta, che nella città scaligera, un tempo divisi da Montecchi e Capuleti, oggi si trovano assediati da un virus chiamato Covid19.