Secondo l’analisi del Centro studi nazionale della Cna, un piccolo imprenditore, che sia un artigiano o un commerciante, in Abruzzo smette di lavorare per l’Erario ed inizia a produrre reddito per sé e la propria famiglia solo ad agosto.
A tagliare l’agognato traguardo, nell’analisi “Comune che vai Fisco che trovi” realizzata da Claudio Carpentieri ( del Centro studi nazionale della Cna) oltre ai quattro capoluoghi di provincia, sono stati analizzati i dati relativi ai due maggiori centri per ciascuna provincia, ovvero Avezzano, Sulmona, Lanciano, Vasto, Montesilvano, Spoltore, Roseto e Giulianova. I dati parlano chiaro: dopo sette mesi dall’inizio dell’anno, una speciale classifica tra chi liberi prima le tasche dell’impresa-contribuente dalle tenaglie del prelievo indica che il 1° agosto i tre comuni più “virtuosi” sono Spoltore, L’Aquila e Lanciano, dove il monte-tasse incide per il 58,4% del reddito totale. In coda, invece, Roseto e Sulmona: quest’ultima,in particolare, festeggia il “Tax free day” addirittura il 23 agosto il che significa che le imprese localizzate in quell’area economica dell’Abruzzo possono contare su soli 129 giorni di lavoro per la propria famiglia. La differenza nelle date del calendario, è del tutto evidente, incide sul portafoglio più che sull’umore. Perché, e siamo al cuore dell’analisi di Carpentieri, dati identici parametri succede che mentre a Spoltore il reddito netto disponibile finisce per ammontare a 20mila 797 euro, nella città di Ovidio si abbassa a 17mila 906, con tutti gli altri centri a navigare tra i due poli. Un indigesto paniere di tasse composto da un micidiale vortice di sigle (tutte tristemente famose all’orecchio del contribuente) come Imu e Tasi, Tari e Irap, Ivs e Irpef, addizionali regionali e comunali. In un Abruzzo, dunque, che nella classifica redatta a livello nazionale si colloca nelle zone di mezzo, tra le regioni d’Italia, la confederazione artigiana ha messo in campo un vero e proprio decalogo per consentire alla micro impresa di alleggerire la morsa fiscale lanciando un sonoro appello specie ai Comuni.
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