Tutte le forze politiche in Consiglio regionale dicono no allo slittamento delle elezioni regionali a maggio 2019.
La data del 10 febbraio 2019 per l’elezione del nuovo presidente della Regione Abruzzo e per il rinnovo del Consiglio regionale, potrebbe slittare di tre mesi. Un’indiscrezione che diventa sempre più martellante sulla quale, però, nessuna delle forze politiche in consiglio regionale vuole porre la paternità.
Maggioranza e opposizione bocciano la soluzione di accorpare le elezioni regionali alle europee di maggio, ipotesi affrontata nel dibattito politico e giornalistico ma che nessuno vuole. La possibilità che le elezioni regionali vengano spostate per una sorta di “election day”, dev’essere scongiurata secondo il M5S, mentre per Forza Italia non ci sono più nemmeno i margini normativi per rimettere in ballo la questione. Anche per il Partito democratico – che a giorni aspetta di chiudere la quadra sul candidato Giovanni Legnini, con l’appello dei sindaci che si terrà nel weekend – resta “improponibile” la data di maggio, ricordando che sono i Radicali e Rifondazione comunista, che non siedono in Consiglio regionale, a voler rinviare la data delle regionali..