Il Movimento 5 Stelle ha presentato una serie di proposte per il superamento della crisi post Coronavirus a Pescara. Gli interventi sono stati illustrati in una conferenza stampa digitale.
I pentastellati hanno immaginato una serie di azioni ispirate all’economicità e all’immediatezza realizzativa, con uno sguardo particolare “ai grandi temi dimenticati” dall’amministrazione Masci e dal centrodestra, a loro dire troppo concentrati su limitate categorie di imprenditori e lavoratori.
“Pescara riparta dalle aree strategiche: Piano particolareggiato 2 per le aree portuali, Area di risulta, Piano demaniale. Ora è il momento di “far camminare le carte” e lavorare sulla programmazione – commenta il capogruppo M5S Pescara Erika Alessandrini – L’assenza di piani vigenti rischia di trasformare l’area di maggior pregio della città in un’ennesima sfornata di palazzine. Bisogna lavorare sulla progettazione pubblica per dare risposte certe, intervenire per eliminare i rischi connessi con l’esondazione e con i limiti aeroportuali, per garantire in sicurezza interventi di riqualificazione e rigenerazione della città. Facciamolo subito e lavoriamo con la partecipazione della cittadinanza. Così come alla svelta bisogna intervenire sulla “grande dimenticata” dal centrodestra alla guida della città, l’Area di Risulta per la quale si avvicina la perdita dei finanziamenti o peggio ancora la realizzazione dello scempio proposto dal centrosinistra e che tutta la città ha avversato. Il tempo per programmare queste grandi opere ora c’è, e la nostra proposta è che venga usato subito per coinvolgere la cittadinanza nelle scelte che andranno a incidere sul volto della città da qui a qualche anno. Le periferie devono diventare le vere protagoniste di un nuovo modo di vivere la città, fondato su una pluralità di poli attrattori per il tempo libero, la movida, le attività culturali e sociali in genere. Cinema all’aperto, spettacoli teatrali, Street food, attività mercatali possono essere localizzate a Zanni, Rancitelli, San Donato e Fontanelle per dare più offerta e maggiori spazi agli utenti e per rivitalizzare aree ormai da troppo tempo abbandonate dal Comune e dalla società”.
Il consigliere M5S Pescara Massimo Di Renzo ha aggiunto:
“Sulla mobilità si gioca una delle sfide decisive in questa fase di ripartenza e dovremo trovare il modo di ridurre al massimo gli spostamenti con i mezzi tradizionali, puntando fortemente su bici e micromobilità elettrica. Un nuovo Piano dei Tempi e degli Orari per diluire la concentrazione dei flussi di spostamento, l’uso del monopattino elettrico già regolamentato grazie ad una nostra recente proposta, parcheggi custoditi per le bici diffusi in tutta la città e segnaletica che renda più evidenti e sicuri i percorsi ciclabili, anche attraverso il ricorso alle cosiddette ‘case avanzate’, per la sosta delle bici in prima fila ai semafori”.
“Questa emergenza ha contribuito necessariamente ad un salto evolutivo importante verso il digitale – prosegue il consigliere M5S Pescara Giampiero Lettere – offrendo, ad esempio con lo smart-working, un’alternativa concreta per i dipendenti dell’ente, che potrebbero conservare questa possibilità anche in futuro, andando ad incidere positivamente anche sul trasporto urbano, con un impatto minore sulla mobilità cittadina”. Tra le altre proposte nella stessa direzione, la creazione di un portale unico del Comune di Pescara dove digitalizzare tutte le informazioni e la possibilità di accedere a documenti on-line senza la necessità di spostamenti fisici delle persone, così come l’attribuzione di pec e firma digitale a tutti i cittadini, per agevolare ogni operazione amministrativa direttamente da casa”.
Secondo il vice capogruppo M5S Pescara Paolo Sola:
“La ripartenza iniziata con la Fase 2, dopo settimane di isolamento forzato, porterà sicuramente una sempre crescente voglia di riappropriarsi degli spazi esterni della nostra città e con l’arrivo della bella stagione l’uso di parchi, aree verdi e spiagge libere può essere strategico per aiutare i genitori-lavoratori che hanno necessità di accudire i propri bambini affidandoli a colonie estive organizzate in questi spazi, e per avviare inoltre la sperimentazione di un atto di civiltà che aspetta da troppo tempo, come una spiaggia libera completamente accessibile e attrezzata per accogliere le persone con disabilità”.
La proposta del Movimento 5 Stelle punta ad affidare gli spazi di spiaggia libera attraverso convenzioni con scuole d’infanzia, asili nido e associazioni che possano garantire, in fasce orarie concordate, soluzioni di questo tipo in base alle rispettive competenze.
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