Dalle 99 Cannelle a Palazzo Lucentini Bonanni, fino a palazzo Cappa Cappelli, e poi la Basilica di San Bernardino, piazza Chiarino e tanti altri luoghi.
Sono una ventina gli spazi riemersi dal buio della zona rossa grazie alla ricostruzione che – pur fra tante difficoltà – procede nel centro storico dell’Aquila. Sono i luoghi della storia, della cultura e dell’identità aquilana che domenica ospiteranno il “Jazz italiano per le terre del sisma”, quella kermesse straordinaria nata nel 2015 sotto il titolo di “Jazz italiano per L’Aquila” con l’obiettivo di di mostrare al mondo che L’Aquila, nonostante le ferite del sisma, esiste, vuole rinascere, ed è piena di vitalità. Sono oltre 750 gli artisti che gratuitamente suoneranno per le vie della città, piccoli jazzisti nascenti che terranno i loro concerti al fianco e allo stesso livello dei grandi nomi come Peppe Servillo e Mario Biondi.
Il messaggio, spiega il direttore artistico della kermesse Paolo Fresu, è dimostrare che tutto il mondo della cultura, della musica e in particolare del jazz sanno dare il loro contributo per migliorare la vita delle comunità che soffrono, come hanno sofferto L’Aquila e nell’ultimo anno tante città nel centro Italia. Quattro le regioni che saranno attraversate dalla musica: Lazio (con Amatrice), Umbria (con Scheggio), Marche (con Camerino) e infine l’Abruzzo (con L’Aquila).
Strettissime le misure di sicurezza in cui si svolgeranno i concerti, con numeri limitati in base alle ultime disposizioni del governo. Evento collaterale del “Jazz italiano per le terre del sisma” sarà anche il Salone dei Tipici dei Parchi.