Una cinta muraria medievale lunga quasi 6 chilometri, tra le più integre conservate in Europa, un esempio raro in Italia di fortificazione trecentesca: sono le mura urbiche che racchiudono nella loro simbolica forma a cuore la parte storica dell’Aquila. A breve partirà la seconda parte del recupero.
Le mura urbiche dell’Aquila sono oggetto di un imponente lavoro di restauro, tra le prime opere di ricostruzione partite dopo il sisma del 2009 e che, al suo completamento, offrirà un’immagine suggestiva della città. Immagine che, a dire il vero, già adesso è ben visibile in un tratto delle mura che di notte appare illuminato a chi percorre viale della Croce Rossa da ovest verso est.
Il restauro – diretto dall’architetto della Soprintendenza unica per il cratere sismico Antonio Di Stefano – è stato possibile grazie a un intervento che ha previsto anche il consolidamento della cinta muraria, che prevede anche la realizzazione di camminamenti in alcuni tratti , finanziato con 8 milioni di euro di fondi europei. La prima parte dei lavori si è conclusa e la seconda – che riguarderà il lato delle mura verso la villa comunale e di Collemaggio – partirà subito dopo Pasqua.
La mura dell’Aquila sono state “adottate” da 11 associazioni culturali e civiche cittadine, grazie a una convenzione stipulata con la passata amministrazione comunale.