Riprendere i lavori di recupero della “Fonte Borea” di Pescara, monumento risalente al primo medioevo. La richiesta arriva dall’Associazione PescaraTutela e dall’Archeoclub.
Ieri mattina, nel corso,di un sopralluogo effettuato nella omonima via dove si trovano i resti della fonte, gli aderenti alle due associazioni hanno mostrato lo stato di incuria attorno al monumento, ricoperto da rovi ed erbe incolte.
“Stiamo parlando di una fonte, individuata nel 2013 durante il rifacimento, della strada di Colle del Telegrafo venne alla luce questa fonte di origine medievale è vero gioiello della nostra città che oggi, dopo i lavori che hanno riguardato le strade adiacenti, è stata seppellita da asfalto e vegetazione, diventando invisibile e dimenticata da tutti. Non possiamo – ha detto Licio Di Biase di PescaraTutela – essere così distratti in questa città perché non abbiamo grandi elementi che ricostruiscono la nostra storia, ma quando vengono alla luce come in questo caso, non possiamo far si che ci sia una tale trascuratezza. Per questo noi chiediamo un immediato ripristino della situazione preesistente, anche con la deviazione di almeno cinque metri della strada per fare in modo che questa fonte venga completamente recuperata”.
Giulio De Collibus, vice presidente nazionale dell’Archeoclub ha detto:
“Noi chiediamo il ripristino e la messa in luce della fonte. Per far questo occorre spostare leggermente più a valle l’uscita della strada, espropriando una modesta fascia di terreno e rimettere in piena visibilità questa monumentale fontana. Questo secondo noi dovrà essere fatto in breve tempo perché più tempo passa e più l’abbandono in cui è stata lasciata creerà dei danni forse anche irreversibili che già la fonte ha subito a mio avviso al momento dei lavori effettuati nel secondo cantiere quando è stata asportata molta terra nella parte retrostante della bocca della fontana. Bisognerà per questo mettere in atto un progetto importante e trovare dei fondi per il restauro e procedere rapidamente a questa operazione considerando i danni già subiti”.