Proseguono, secondo il crono-programma, i lavori del terzo ponte sul Saline: sopralluogo dei rappresentanti degli enti interessati per monitorare la struttura in realizzazione che servirà a a migliorare i collegamenti con l’altra sponda del fiume e a snellire il traffico.
Il presidente della Provincia di Pescara, Antonio Zaffiri, e il sindaco, Francesco Maragno, accompagnati dall’assessore ai Lavori pubblici, Valter Cozzi, dall’ingegnere della Provincia, Luigi Urbani, e dal titolare dell’impresa, Giacomo Di Prospero, hanno visitato il cantiere, finanziato con fondi europei.
L’aspetto dell’opera, imponente, è già ben delineato e percorrendo le strade che portano in città si vede bene la struttura che promette di migliorare notevolmente i collegamenti con l’altra sponda del fiume.
“L’impresa sta lavorando con tutta la cura necessaria per realizzare un’opera così importante ma anche con una considerevole velocità,” spiega il sindaco Maragno. Il terzo ponte, oltre all’ovvia utilità per il traffico veicolare, sarà fondamentale per i turisti che vogliono raggiungere la nostra città per le vacanze. E’, infatti, un elemento fondamentale per il completamento del progetto della “Bike to coast”: la pista ciclabile che vi sarà ospitata sarà l’anello di congiunzione tra Montesilvano e la fascia costiera a nord del Saline”.
Il presidente Zaffiri, ribadisce che la possibilità di offrire una risorsa così importante agli operatori turistici locali può rappresenterà una grande opportunità di sviluppo non solo per la costa, ma, anche per l’area Vestina.
“Tra le linee programmatiche del mio mandato, – spiega il presidente – è inserita la realizzazione di un progetto di una pista ciclabile che si allaccerà proprio alla “Bike to coast” in prossimità del costruendo ponte, fino ad arrivare al cuore dell’area Vestina, la Riserva naturale del Lago di Penne, attraversando diversi comuni: Montesilvano, Cappelle sul Tavo, Moscufo, Collecorvino, Loreto Aprutino e Penne (circa 30 km), ove possibile sfruttando l’ex tracciato ferroviario. I dati economici ci dicono che il cicloturismo o turismo lento genera in Europa un indotto economico di 44 miliardi, con 2 milioni di viaggi e 20 milioni di pernottamenti, secondo le rilevazioni dell’Enit, Ente nazionale per il turismo”.
Il servizio del Tg8