Contro la proposta dell’associazione culturale “Più Abruzzo” di ospitare gli immigrati in fuga dalla guerra nel progetto Case si scatena l’opposizione.
Niente immigrati nel progetto Case. E’ un coro di no ferreo e determinato quello che si leva dalle opposizioni in consiglio comunale e da diversi esponenti del centrodestra cittadino contro la proposta avanzata dall’Associazione culturale “Più Abruzzo” di ospitare gli immigrati nelle new town realizzate nel post sisma.
Secondo l’associazione, “gli aquilani sanno bene cosa significhi perdere tutto e sarebbe un piano per affrontare l’emergenza profughi, facendo fare all’ Abruzzo una figura da protagonista in Italia, in Europa e nel mondo e soprattutto una figura da regione civile”. Strada, che sarebbe in effetti percorribile in quanto sono decine gli alloggi che si stanno liberando nel progetto Case, via via che le famiglie rientrano nelle loro abitazioni ricostruite, dando, così, una risposta all’emergenza immigrazione, con sbarchi continui, centri di accoglienza che esplodono in tutt’Italia, e i Comuni maldisposti a ospitare chi approda nel nostro Paese in fuga dalla guerra.
Ma nei confronti della proposta dell’associazione di Spoltore c’è subito stata una levata di scudi. Leonardo Scimia, coordinatore di Forza Italia Giovani dell’Aquila, ritiene che gli aquilani si stiano già dimostrando ospitali: “Sono numerosi i rifugiati presenti all’Aquila – dice in una nota – ma troviamo assurdo che un’associazione, tra l’altro non aquilana, si preoccupi di come gestire il progetto Case, di proprietà del comune dell’Aquila. Siamo solidali con la Siria – prosegue Scimia – ma non riteniamo sia opportuno che una città dalle modeste dimensioni debba ospitare un cospicuo numero di immigrati”. Contrario all’ipotesi anche il capogruppo di Forza Italia, Guido Quintino Liris, che chiede la convocazione di un consiglio comunale urgente.
Intanto, parla di apertura di civiltà l’assessore all’Assistenza alla popolazione, Fabio Pelini, il quale precisa che “l’esigua disponibilità di alloggi impedisce per ora di fare un ragionamento sui rifugiati, ma tra qualche tempo, quando saranno state soddisfatte le domande delle famiglie in attesa di una casa, il Comune dell’Aquila sarà in grado di fare la propria parte”.
“Una comunità è tale – aggiunge l’assessore – se si fa carico anche di chi scappa dalle guerre causate dall’Occidente”. Parole che hanno scatenato il consigliere comunale di “Noi con Salvini”, Emanuele Imprudente, che parla di “follia” e chiede le dimissioni dell’esponente di Rifondazione comunista dalla giunta di Massimo Cialente.