Quasi 800 cittadini rischiano di non ottenere il rimborso per i propri mobili danneggiati dal terremoto, risultato di quello che l’opposizione di centrodestra in consiglio comunale chiama “metodo perverso di gestire il post-sisma da parte dell’amministrazione comunale”.
Un metodo perverso perché, in sostanza, nasconde ai cittadini il loro diritto in questo caso a ottenere gli indennizzi per i mobili che hanno subìto danni con il terremoto del 2009, e per i quali hanno già fatto richiesta. Ora oltre 750 persone devono consegnare una serie di integrazioni per poter avere i soldi di cui hanno diritto, ma molti di loro non sanno nemmeno che fra due giorni scade l’avviso pubblico per mettere in ordine le loro domande e rischiano di vedersi negati, così, indennizzi che in alcuni casi toccano punte di 10mila euro. Un modo per il Comune per non affrontare il problema o, peggio, denuncia l’opposizione di centro destra, affiancata anche dal consigliere dell’Idv Angelo Mancini, per risparmiare quasi 5 milioni di euro. Questo l’importo complessivo dei rimborsi, attesi da sei anni da un migliaio di cittadini.
Sono 953 le domande di rimborso presentate entro il termine previsto per legge del febbraio 2010, delle quali soltanto 105 liquidate sinora.
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