Restano a casa i 25 lavoratori della Teateservizi di Chieti, dopo la sentenza di fallimento; i sindacati chiedono l’esercizio provvisorio
I 25 lavoratori della Teateservizi, la società partecipata del Comune di Chieti che gestisce la raccolta dei tributi e la gestione dei parcheggi in città, da oggi hanno dovuto lasciare il posto di lavoro per restare a casa, a causa della situazione determinata dalla sentenza di fallimento emessa dal Tribunale di Chieti. I sindacati sperano ancora di poter ricorrere all’esercizio provvisorio. Determinante sarà l’incontro di oggi con il curatore fallimentare.
«Sono mancate del tutte le risposte della politica», ha sottolineato Marco Angelucci, segretario generale della Uil Fpl di Chieti, aggiungendo che dietro questi 25 lavoratori ci sono 25 famiglie, alcune delle quali monoreddito. Per loro si apre un periodo di grandissime difficoltà.»
I venticinque lavoratori, diciassette impiegati nel settore riscossione e otto in quello parcheggi, esprimono la propria preoccupazione, chiedendo di tornare al lavoro e, per il tramite dei sindacati, di seguire la strada dell’esercizio provvisorio, misura che sarà richiesta oggi stesso dalle organizzazioni sindacali (Fp Cgil, Cisl Fp, Felsa Cisl, Uilfpl, Uiltucs e Confsal funzioni locali) nell’incontro fissato in tarda mattinata dal curatore fallimentare, l’avvocato Guglielmo Flacco, a palazzo di città.
I sindacati sperano ancora di poter recuperare la situazione e, in assenza di risposte concrete, si dicono pronti a dichiarare lo stato di agitazione, rivolgendosi direttamente al prefetto Mario Della Cioppa.