All’Aquila interviene l’agenzia delle entrate sul caso dei morosi dei progetti case e dei Map: in arrivo altre bollette e solleciti per quanti non sono ancora in regola. Il Comune: «Nessun accanimento: un atto dovuto recuperare le somme»
All’Aquila continua a essere piuttosto alta la percentuale di segnalazioni all’Agenzia delle entrate da parte dei morosi del progetto case e dei Map. In molti infatti non hanno ancora ottemperato ai pagamenti delle utenze come richiesto dal Comune, chiamato a recuperare somme ingenti.
Mentre sono in arrivo altre bollette, relative al quarto trimestre 2023, il Comune si prepara a incassare un milione di euro. La determina pubblicata sull’albo pretorio evidenzia che il Comune è proprietario di 19 insediamenti del progetto case e di 23 Map e che tutte le utenze relative alla fornitura di elettricità delle parti centrali e condominiali sono intestate al Comune stesso.
Nel 2010 fu approvato anche il regolamento del progetto case e Map. Nel marzo 2015 fu stabilito invece che il nuovo canone concessorio per gli assegnatari è composto da canone di locazione e canone di compartecipazione per le spese condominiali. Questo canone, stabilito in ragione dei metri quadri dell’alloggio, va di fatto a finanziare i consumi dell’energia elettrica.
Il Comune aveva già inviato dei solleciti ai morosi, ma a oggi sono molti gli utenti che non si sono ancora messi in regola, ragion per cui l’ente ha chiesto l’intervento dell’Agenzia delle entrate.
L’assessore comunale competente, Vito Colonna ha precisato che «non c’è alcun accanimento contro le famiglie ma che il Comune, per evitare ulteriori problemi, dovrà recuperare le somme. Tuttavia i nuclei familiari in difficoltà potranno usufruire degli strumenti che l’ente utilizza per venire incontro a bisogni e necessità dei più indigenti.»