La revoca immediata dell’ordinanza Marsilio, ricorrendo ad azioni di protesta come aperture o serrate.
Questa la risposta dell’associazione Oltre la saracinesca all’ordinanza emessa dal presidente della Regione e giudicata “fuori tempo, fuori luogo, lacunosa, che sembra essere il prodotto di un “Ufficio complicazione affari semplici” che indurrebbe all’ironia se non si trattasse di giocare sulla pelle delle persone”.
“Il territorio peligno in realtà ha bisogno semplicemente di un governo regionale che sostenga il sistema sanitario con operatori che facciano tamponi; quindi di risorse umane ed economiche, non di censori della libertà individuale e collettiva – afferma l’associazione – tale ordinanza non risolve il problema del contagio da covid-19 ma è causa solo di ulteriori e grossi danni economici e morali. Per usare una metafora è paragonabile all’autista che schiaccia all’impazzata il pedale del freno sul ghiaccio, anziché usare cautela e giusta marcia ridotta, per cui porta inevitabilmente l’autovettura ad uscire fuori strada ed a sbattere…”. L’associazione chiede alla Regione di sapere cosa stia facendo per l’imminente riapertura delle scuole. “Siamo al teatro dell’assurdo, per cui una tale ordinanza che obbliga al coprifuoco Sulmona e qualche altro comune vicino, spingerà naturalmente tali abitanti a spostarsi di qualche chilometro per ritrovarsi nelle piazze e nei locali pubblici degli altri centri viciniori della stessa Valle Peligna, non colpiti dalla dissennata ordinanza. Se gli abitanti discriminati fossero ipotetici untori con tali spostamenti non moltiplicherebbero i contagi. dove ora apparentemente è covid free?” si domanda l’associazione, annunciando che nel caso l’ordinanza non venga revocata sarà pronta a chiederne conto al governo regionale.