Il Tribunale di Sulmona ha assolto tre dirigenti di Strada dei Parchi, accusati di inadempienze per la manutenzione dei viadotti dell’A24 e dell’A25: è la quarta assoluzione
Il Gup del Tribunale di Sulmona (L’Aquila) ha assolto con formula piena “perché il fatto non sussiste” tre dirigenti di Strada dei Parchi Spa, concessionaria delle autostrade A24 e A25, imputati nell’ambito del processo relativo a presunte inadempienze nella manutenzione di 14
viadotti del tratto dell’A25 tra Cocullo (L’Aquila) e Popoli (Pescara), che avrebbero messo a rischio le stesse infrastrutture e l’incolumità degli utenti. Tra i reati contestati quelli di attentato alla sicurezza dei trasporti e inadempimento nei contratti di pubbliche forniture.
A comunicarlo con una nota è Strada dei parchi del gruppo industriale Toto che esprime “viva soddisfazione” per l’epilogo della vicenda. Si tratta della quarta assoluzione piena dopo quelle formulate nei mesi scorsi dai Tribunali dell’Aquila, di Teramo e di Pescara.
«È un’ulteriore conferma che non solo non c’è mai stato pericolo di crollo per i viadotti, ma che Strada dei Parchi ha eseguito correttamente i lavori di manutenzione che le sono affidati, in base alle condizioni della Convenzione con il Ministero per le infrastrutture e i trasporti», si legge nella notadi Sdp.
A Sulmona è stato lo stesso Pm a richiedere l’assoluzione per tutti i reati, dopo che anche il perito nominato dalla Procura, Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino, «a seguito di scrupolose prove di carico, che hanno valutato la resistenza dei viadotti sotto il massimo sforzo teorico, hanno infatti categoricamente escluso il pur minimo rischio statico, smentendo le valutazioni catastrofiche che avevano portato a introdurre restrizioni al transito dei mezzi su alcuni viadotti a partire dall’ottobre 2018.»
Sdp è tornata dal primo gennaio a gestire le A24 e A25 al termine di un complesso e serrato contenzioso di 18 mesi, avviato in seguito alla decisione del Governo a guida Draghi di revocare in danno, per gravi inadempienze, la concessione, in scadenza nel 2023, con un decreto del Consiglio dei ministri poi trasformato in legge nel luglio del 2022, che affidava la concessione ad Anas. Il provvedimento fu poi impugnato da Strada dei parchi in tutte le sedi e cancellato dal Parlamento nel dicembre 2023 con un emendamento, anche in virtù delle sentenze, che ha infine riassegnato le due arterie alla Sdp del Gruppo Toto.
«Il pronunciamento odierno contribuisce a eliminare qualsiasi dubbio ancora sussista sulla correttezza della concessionaria, che ha eseguito manutenzioni ordinarie per importi persino superiori a quelli previsti da contratto, e a confermare la sicurezza delle due autostrade per i propri clienti la sentenza di Sulmona è l’ulteriore dimostrazione di quanto iniqua e infondata sia stata la decisione di revocare la concessione per “gravi inadempimenti” nel luglio 2022», continua la nota di SdP.
Strada dei Parchi ricorda che alcuni di questi viadotti, come il Palazzo e il Macchia Maiura, furono anche al centro di un’inchiesta-spettacolo televisiva nel programma “Le Iene”, pochi mesi dopo il crollo del ponte di Genova, nell’agosto 2018, cui prese parte l’allora ministro dei trasporti Danilo Toninelli.
«Strada dei Parchi, da sempre certa del corretto e scrupoloso operato dei propri dirigenti nel rigoroso rispetto delle norme e delle convenzioni vigenti, è finalmente sollevata dalle accuse che hanno a lungo gettato ombre infamanti sulla propria gestione e contribuito a generare un allarme immotivato nella pubblica opinione», conclude la nota.