Che cosa vuol dire studiare all’estero nell’ambito del programma Erasmus? Che opportunità apre un’esperienza di studio in altri Paesi in Europa e nel mondo?
Hanno cercato di raccontarlo ai più giovani studenti delle scuole medie e superiori i ragazzi dell’Associazione di volontariato Aquilasmus – Esn dell’Aquila (Erasmus student network), un’associazione studentesca formata per lo più da studenti che, dopo aver vissuto il loro periodo Erasmus, ritornano a casa, con la voglia di raccontare la loro esperienza. L’occasione è stata un open day per fare luce sulla grandi potenzialità che i vari istituti di formazione universitaria sul territorio Aquilano, offrono nel campo della mobilità studentesca, una giornata d’informazione e di promozione ma anche di amicizia e di integrazione,visto che al progetto Erasmus partecipano studenti di decine di Paesi d’Europa e del mondo. Storie, come quelle raccontate da Hilal Taha, studente siriano, Abdullah Nasimi, nato in Italia con genitori di origine siriana, e l’aquilano Federico Visciano.
Erasmus compie 30 e sin dall’inizio l’Università dell’Aquila ha contribuito in modo significativo. Come Erasmus plus l’ateneo aquilano è destinatario di 600mila euro l’anno di budget di base, a cui si aggiunge una premialità del Miur di 200mila euro. A ciò si aggiungono le convenzioni bilaterali tra istituzioni, che portano a un totale di un milione di euro le risorse per l’Università dell’Aquila.