Volontari per la “Notte dei serpenti”: Pd, «Il lavoro va pagato»

È polemica per l’annuncio pubblicato dalla Regione per la ricerca di giovani volontari per l’organizzazione della “Notte dei serpenti” a Pescara. L’indignazione del Pd: «Il lavoro va pagato!»

Quest’anno a Pescara la “Notte dei serpenti” tornerà allo Stadio del Mare il 20 luglio. L’obiettivo è quello di ripetere e superare il successo della precedente edizione, quando in 10mila la scorsa estate si sono ritrovati a ballare e cantare nel corso dell’evento diretto dal maestro Enrico Melozzi. Ma l’annuncio pubblicato dalla Regione, in cui si cercano giovani volontari automuniti da impiegare nell’organizzazione dell’evento, sta già suscitando polemiche tra chi, più che di volontari, parla di giovani sfruttati.

«Questa è un’opportunità imperdibile per chi desidera vivere un’esperienza immersiva e formativa nel mondo dello spettacolo», si legge nell’appello degli organizzatori dell’evento, diffuso dalla Regione. «Un’opportunità unica per vivere un’esperienza totalizzante nel settore dello spettacolo. Dà la possibilità di lavorare a stretto contatto con professionisti del settore in un ambiente dinamico e stimolante che arricchirà il bagaglio personale e professionale.»

Tuttavia nell’annuncio non c’è alcuna menzione del compenso, trattandosi appunto di “volontari”. Tra i primi a indignarsi il Partito Democratico, che con il segretario regionale dei Giovani Democratici Abruzzo, Saverio Gileno, esprime la propria ferma opposizione a quella che viene definita «una pratica di sfruttamento mascherata da opportunità formativa».

«La Regione Abruzzo stanzia centinaia di migliaia di euro per questa iniziativa, eppure si chiede il lavoro gratuito di giovani volontari automuniti. È inaccettabile che, in un contesto in cui si investono risorse pubbliche significative, si chieda a giovani ragazzi e ragazze di lavorare senza alcuna forma di compenso», dichiara Saverio Gileno. «Invitiamo tutti i giovani a riflettere su questa situazione. Il lavoro, in qualsiasi forma e contesto, deve essere giustamente retribuito. Offrire esperienza e formazione non può giustificare l’assenza di compenso economico. Chiediamo alla Regione e agli organizzatori di rivedere immediatamente questa decisione e di prevedere un giusto  riconoscimento economico per tutti i giovani coinvolti nell’organizzazione dell’evento. I Giovani Democratici Abruzzo continueranno a monitorare attentamente la situazione e a battersi, affinché i diritti dei giovani lavoratori siano rispettati.»