Aeroporto d’Abruzzo: per D’Alfonso «da aeroporto ad aeromorto»

«Da aeroporto ad… aeromorto»: così il deputato Pd D’Alfonso torna sullo scalo abruzzese, chiedendo un consiglio regionale straordinario per affrontare l’emorragia di passeggeri registrata negli ultimi anni

Sono 37.000 in meno i passeggeri che in pochi mesi ha perso l’Aeroporto d’Abruzzo. La denuncia arriva dal deputato del Partito democratico Luciano D’Alfonso, che in conferenza stampa ha fatto il punto sui tanti problemi che affliggono lo scalo abruzzese: oltre al decremento dei flussi, anche il mancato allungamento della pista e il rinnovo del consiglio d’amministrazione della Saga, scaduto lo scorso luglio, per il cui vertice il deputato dem D’Alfonso suggerisce una persona conoscitrice della struttura come Carla Mannetti, tra l’altro consigliera di maggioranza e già nel consiglio di amministrazione della Saga qualche anno fa.

Pubblichiamo di seguito la nota del deputato Pd Luciano D’Alfonso.

L’aeroporto d’Abruzzo presenta una serie di problematiche sulle quali la Regione – che controlla la struttura tramite la Saga – è totalmente inerte. Facciamo un piccolo promemoria per Marsilio e soci, probabilmente distratti dalla complessa distribuzione di braccialetti e collanine:
1) L’infrastruttura è in grave emorragia di passeggeri: -30.000 nel solo 2024, che diventano -37.000 se allarghiamo lo sguardo agli ultimi due mesi del 2023. Questo accade mentre il dato nazionale è in trend positivo da gennaio, e a luglio si è attestato al +10,4%, con il vicino scalo di Ancona in pieno boom (+20,3%) grazie ai collegamenti per Parigi, Atene e Monaco di Baviera.
2) L’allungamento della pista di atterraggio non è mai partito, pur essendo stato finanziato nel 2016 dalla giunta regionale che ho presieduto e avviato in pompa magna da Marsilio soltanto a febbraio scorso, per poi essere immediatamente chiuso. Che fine ha fatto?
3) Ryanair fa quello che vuole senza rendere conto a nessuno: a gennaio scorso fu presentato un programma di rotte che nel giro di pochi mesi è stato stravolto, con improvvise cancellazioni (Varsavia) e sorprendenti riduzioni di orario (Torino, Barcellona-Girona, Bergamo, Dusseldorf, Malta e Memmingen), mentre pesa ancora la perdita del collegamento con Milano Linate.
4) Dal 1° luglio scorso il cda della Saga è scaduto nonché privo di vicepresidente. Stante la situazione di forte difficoltà, la Regione avrebbe dovuto rinnovarne i componenti con priorità assoluta. E invece dopo due mesi è ancora tutto fermo a causa delle lotte intestine al centrodestra sulle nomine nelle società partecipate. Da notizie di stampa sembra che Marsilio voglia nominare un romano a capo della Saga: se così fosse, ci troveremmo di fronte a una mortificazione delle tante professionalità abruzzesi idonee all’incarico. Una di queste è certamente Carla Mannetti, consigliera regionale della Lega, esperta di trasporti e infrastrutture e soprattutto già presidente della Saga nel biennio 2010-2011. La propongo all’attenzione del centrodestra per il rilancio dell’aeroporto, evitando di andare a prendere figure estranee a questa regione.
Si convochi al più presto un Consiglio regionale sulla connettività aerea e il destino del nostro aeroporto. Non è più tempo di mancette e regalie: i fondi pubblici vanno assegnati con bandi, secondo una programmazione derivante da strategie precise, altrimenti andremo a celebrare i funerali dell’aeromorto.

Anna Di Giorgio: