L’Aquila: risse in centro, la Questura vigila sui soggetti pericolosi

Ennesima stretta dopo le risse recenti in centro storico: la Questura mette sotto vigilanza cento soggetti ritenuti pericolosi

Per la maggior parte si tratta di minori non accompagnati, ospiti delle comunità, che secondo le ricostruzioni della Questura si contendono in città le piazze di spaccio dalla villa comunale al castello con coltelli e armi varie, dando luogo a episodi di violenza in un clima crescente di preoccupazione.

Ma quella della vigilanza non è l’unica misura adottata dal questore Enrico De Simone, che ha annunciato di voler mettere in campo altre misure di prevenzione con controlli serrati sulle comunità.

Intanto per i protagonisti degli ultimi episodi arriva il provvedimento del Dacur, il divieto di accesso alle aree urbane. L’ultimo episodio risale a mercoledì sera, quando un ragazzo etiope è stato accoltellato.

La Polizia ha intensificato i controlli e ieri pomeriggio sono state fermate quattro persone per droga nella zona del castello. Per il questore non si tratterebbe però di rivalità tra etnie, ma di soggetti problematici che accendono risse anche per futili motivi.

A oggi sono 140 i minori nelle sette strutture di accoglienza del territorio: un numero in continua crescita.

Per Goffredo Juchich, responsabile della comunità Crescere insieme, anche se negli ultimi episodi segnalati di violenza non sono mai stati coinvolti i ragazzi del suo centro, si ravvisa comunque la necessità di un intervento di polizia e di strumenti educativi finalizzati alla prevenzione.