La 730^ Perdonanza celestiniana in diretta su Rete8 a partire dalle 15,30 con il Corteo della Bolla. Aperta la Porta Santa
Da Piazza Palazzo fino alla Basilica di Collemaggio il tradizionale corteo storico della Bolla per la 730esima Perdonanza Celestiniana a L’Aquila si ripeterà anche quest’anno. L’evento in diretta dalle 15.30 su Rete8 con il direttore di Rete8 Carmine Perantuono, Angelo De Nicola, giornalista ed esperto di Perdonanza e i giornalisti di Rete8 Enrico Giancarli e Daniela Rosone.
LE ORIGINI (dal sito della Perdonanza celestiniana)
Il 28 e il 29 agosto di ogni anno a L’Aquila si rinnova il rito solenne della Perdonanza, l’indulgenza plenaria perpetua che Celestino V, la sera stessa della sua incoronazione a pontefice, concesse a tutti i fedeli di Cristo.
Il 29 agosto 1294 nella basilica di Santa Maria di Collemaggio, costruita per sua stessa volontà e consacrata nel 1288, fu eletto papa. Alla cerimonia solenne parteciparono oltre ai due re, cardinali e nobili, ma soprattutto un immenso popolo, composto, secondo le fonti, da più di duecentomila persone, che ricevettero dal nuovo pontefice un dono di portata straordinaria.
Quanti confessati e sinceramente pentiti, dai vespri del 28 agosto fino ai vespri del giorno 29, festa di san Giovanni Battista, avessero visitato devotamente la basilica di Collemaggio, avrebbero ricevuto contemporaneamente la remissione dei peccati e l’assoluzione dalla pena.
Il 29 settembre, la cancelleria papale formalizzò la concessione di Celestino V con l’emanazione di una bolla affidata all’autorità civile della città. La prima celebrazione solenne ebbe luogo nel 1295.
Un corteo solenne, al quale per disposizione statutaria dovevano prendere parte ogni anno il vescovo e il clero, vestiti con paramenti convenienti, con croci e vessilli, accompagnò la Bolla alla basilica di Collemaggio, affinché fosse letta e mostrata ai fedeli.
La Porta Santa, Basilica di Santa Maria di Collemaggio.
La Porta Santa, Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Ogni anno, a seguito della Bolla emanata da Papa Celestino V, il 29 di agosto la porta viene aperta.
Ogni anno, a seguito della Bolla emanata da Papa Celestino V, il 29 di agosto la porta viene aperta.
La cerimonia del Perdono, solo con termine moderno chiamata Perdonanza, si arricchì particolarmente dopo il 1327, quando le spoglie di papa Celestino furono “traslate” da Ferentino (Frosinone), dove erano conservate, a Collemaggio e le sue reliquie mostrate al popolo.
LA MINISTRA ROCCELLA IN RAPPRESENTANZA DEL GOVERNO
La ministra per la famiglia, la natalità e le pari opportunità, Eugenia Roccella, è giunta all’Aquila in rappresentanza del Governo per partecipare alle iniziative legate al rito di apertura della Porta Santa in occasione della 730ma edizione della Perdonanza Celestiniana.
La ministra ha il compito di scortare insieme al sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, la Dama del corteo storico recante l’astuccio della Bolla emanata nel 1294 da Papa Celestino V, esposta all’interno della Basilica di Collemaggio.
«Sono contenta e onorata di rappresentare in una giornata così significativa un governo che crede fortemente nell’Aquila e nelle aree interne dell’Appennino, scrigno di passato, di presente e di futuro», aveva sottolineato nei giorni scorsi la ministra Roccella. «In una città che giorno dopo giorno rinasce sempre più bella e vitale, la Perdonanza è segno di fratellanza e di comunità, che quest’anno peraltro tende la mano e ci accompagna al Giubileo del 2025. L’impegno affinché questi territori possano essere sempre di più un simbolo e un avamposto di rinascita demografica, socio-economica e culturale trae da momenti come questo una nuova linfa. La Perdonanza è davvero una sorgente di ricchezza spirituale e sociale per chi vi partecipa e per tutta la comunità.»
Al microfono di Enrico Giancarli, poco prima della partenza del corteo, la ministra Roccella ha dichiarato: «La Perdonanza celestiniana è una cerimonia importante e quest’anno anche un ponte verso il Giubileo vaticano del 2025 che sta per arrivare. È importante per L’Aquila che sarà anche capitale della cultura e che sta vivendo anche un momento importante per la ricostruzione e per le aree interne, a cui il Governo è molto attento.»
IL SINDACO BIONDI: «CELESTINO V COME UNA GRANDE ROCKSTAR»
«Qui all’Aquila abbiamo questa grande rockstar che è Papa Celestino V che colpisce sempre con il suo messaggio sempre attuale che ogni anno rinnova la sua forza con questo corteo che la nostra comunità deve saper custodire e rinnovare ogni anno», ha dichiarato il sindaco Pierluigi Biondi in attesa della partenza del corteo.
IL PRESIDENTE MARSILIO: «PERDONANZA MESSAGGIO DI PACE CONTRO LE GUERRE DEL MONDO»
«La Perdonanza lancia un messaggio di pace e fratellanza; è un invito a tutti a fare i conti con la propria coscienza, soprattutto in un periodo storico così difficile alla luce dei conflitti in atto nel mondo», ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio. «Il processo di crescita della città dell’Aquila va avanti e la presenza del Santo Padre due anni fa è stato un messaggio importante, un evento storico ed epocale a cui abbiamo avuto la fortuna di assistere.»
LA SOTTOSEGRETARIA BERGAMOTTO: «ORGOGLIOSI DELL’AQUILA»
«L’Aquila sta bene e siamo tutti molto orgogliosi di questa città che è tornata a volare», ha dichiarato la sottosegretaria di Governo al Ministero e del Made in Italy, Fausta Bergamotto.
LUNGHI APPLAUSI PER VIGILI DEL FUOCO E PROTEZIONE CIVILE
Lunghi applausi per i Vigili del fuoco e la Protezione civile che hanno attraversato la città per raggiungere bil luogo di partenza del corteo del Perdono. Per Mauro Casinghini, direttore della Protezione civile d’Abruzzo, «il messaggio celestiniano ci aiuta a fronteggiare le tante emergenze che siamo chiamati ad affrontare».
GIANNI LETTA: «CITTÀ ORGOGLIOSA DELLA SUA TENACIA, SANATA FERITA DEL TERREMOTO»
«Partecipare alla Perdonanza è sempre una grande emozione, ma quest’anno lo è ancora di più», ha dichiarato Gianni Letta. «Questa è la 730^ edizione e io ho partecipato a decine di edizioni. Dal terremoto non ne ho mancata mai una e ogni anno noto i progressi di questa città. Sono sorpreso e stupito della meraviglia dell’Aquila, tornata a uno splendore più grande di prima e che è riuscita a conservare la sua architettura anche con la ricostruzione. Mi auguro che ci sia il desiderio di continuare sempre a volare. Me l’aspettavo così, ma oggi l’ho trovata anche più bella di come potevo immaginarla. La ricostruzione è stata lunga, ma oggi la città può essere orgogliosa della tenacia con cui questo popolo ha saputo sanare la ferita di questo territorio.»
PACE, FRATELLANZA E SPERANZA CONTRO LE GUERRE
Nel segno della pace, della fratellanza, della speranza, contro ogni guerra e ogni massacro. Il Corteo della Bolla della 730/a Perdonanza Celestiniana si è caricato di questi messaggi, intercettati anche da una bandiera della Palestina, comparsa per qualche istante tra i partecipanti alla sfilata istituzionale in partenza davanti a palazzo Margherita, sede del Comune dell’Aquila.
Circa 1200 i partecipanti alla giornata clou della Perdonanza, di cui 500 in abiti storici, altrettanti in rappresentanza delle istituzioni e autorità civili e 200 appartenenti ad associazioni e gruppi. Non sono mancati i bambini e i ragazzi, al seguito del Fuoco del Morrone. Una sessantina, poi, i giovani, delle scuole primarie e secondarie di primo grado, che sfilano a seguito del progetto “A scuola di Perdonanza”.
I FIGURANTI
In coda al corteo, i figuranti principali: la Dama della Bolla, Michela Carnicelli, 23anni, studentessa Univaq, volontaria a sostegno di bambini, giovani e donne in condizioni di povertà. La ragazza ha camminato con l’astuccio della Bolla emanata nel 1294 da Papa Celestino V. Il documento è esposto all’interno della Basilica di Collemaggio fino a domani.
La Dama della Croce invece è Francesca Alfonsetti, mentre il Giovin Signore, Manuel De Libero. Ad accomunare questi tre giovani, il loro impegno nel volontariato e nel servizio per il prossimo.
IL CORTEO
Il 28 agosto di ogni anno, il corteo della Bolla sfila per le strade del centro storico scortando solennemente la Bolla dell’indulgenza papale da Palazzo del Magistrato, l’odierno Palazzo di Margherita d’Austria, sede del Comune sino al 6 aprile 2009, alla Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Forte il valore legato al messaggio ecumenico del Santo Papa. La Bolla viene trasportata dalla Dama, accompagnata dal sindaco della città, dal Giovin signore, dalla Dama della Croce, dal gonfalone medievale e dai Carabinieri in alta uniforme. Le autorità civili, religiose e militari attendono l’arrivo della Bolla sul prato di Collemaggio. Il trasporto prende il via dalla chiesa di Cristo Re e attraversa l’intero viale di Collemaggio, fino alla Basilica. Una volta sul sagrato viene letta solennemente la Bolla Papale e consegnata simbolicamente alla Chiesa Aquilana. Il rituale viene espletato bussando per tre volte alla Porta Santa con il ramo d’ulivo.
Anche quest’anno il corteo ha attraversato corso Vittorio Emanuele II, piazza Duomo, corso Federico II, viale Francesco Crispi, viale di Collemaggio, fino a giungere sul palco situato davanti la Basilica di Santa Maria di Collemaggio. Tante le persone che hanno assistito al passaggio dei figuranti.
LA LETTURA DELLA BOLLA E LA CELEBRAZIONE LITURGICA
Al termine del Corteo è partita la celebrazione liturgica che precede l’apertura della Porta Santa. La funzione, preceduta dalla lettura della Bolla del Perdono da parte del sindaco Biondi sul palco antistante Collemaggio, avviene all’interno dell’omonima basilica. L’arcivescovo dell’Aquila, Antonio D’Angelo, ha dato lettura di un estratto della Bolla “Spes non confundit” con cui papa Francesco ha indetto il Giubileo del 2025, in cui si fa riferimento alla Perdonanza.
L’APERTURA DELLA PORTA SANTA
L’apertura della Porta Santa della Basilica di Santa Maria di Collemaggio – il momento più importante della Perdonanza, che segna l’inizio dell’indulgenza annuale concessa da Papa Celestino V nel 1294 – viene effettuata, la sera del 28 agosto, da un Cardinale invitato dalla Chiesa dell’Aquila. Da quel momento, per un giorno (e cioè fino alla sera del 29 agosto, quando la Porta Santa sarà chiusa) sarà possibile ottenere l’indulgenza plenaria “sinceramente pentiti e confessati”, come disposto nella Bolla del Perdono del 1294 di Papa Celestino V.
L’Arcidiocesi dell’Aquila ha precisato le modalità dettagliate per ottenere l’indulgenza, per se stessi o per un defunto, per la quale occorre: visitare la basilica tra i vespri del 28 e quello del 29 agosto e recitare il Credo, il Padre nostro e la preghiera secondo le intenzioni del Sommo Pontefice; accostarsi alla Confessione Sacramentale e alla Comunione Eucaristica (entro gli 8 giorni precedenti o seguenti).
IL CONGEDO E LA COMMOZIONE DEL CARDINALE PETROCCHI
Il cardinale Giuseppe Petrocchi, arcivescovo emerito dell’Aquila, ha aperto la Porta Santa nella serata principale della 730^ Perdonanza Celestiniana.
Il rito assicura l’assoluzione “a quanti sinceramente pentiti e confessati, saranno entrati nella chiesa di Collemaggio, attraverso la Porta Santa, dai vespri della vigilia della festività di San Giovanni Battista fino ai vespri seguenti”.
Prima del rito, nella basilica di Collemaggio che ha ospitato la consueta funzione religiosa, il cardinale, visibilmente commosso, ha salutato la folla, ringraziando le persone che ha incontrato in questi undici anni come arcivescovo.
«Per le insufficienze e le mancanze che avete notato in me, nello svolgimento del ministero episcopale, chiedo perdono: consegno con fiducia queste mie fragilità alla vostra misericordia. Sono onorato di essere diventato cittadino aquilano e aver partecipato all’avventura, gravosa e avvincente, della ricostruzione della Comunità: sul piano spirituale, culturale, civico ed edilizio. Posso affermare che, grazie alla resilienza e alla vigorosa reazione degli abitanti di queste terre, il terremoto ha perso la guerra, scatenata con furia demolitiva sul nostro territorio. In molti luoghi dove svettavano le insegne distruttive della morte, oggi sventola la bandiera gioiosa della rinascita e della vita. L’Aquila, città crocifissa è già, anche se non ancora in modo compiuto, città risorta: più bella e più accogliente di prima. Ricordo ogni giorno le vittime del terremoto: prego per loro e faccio conto sulla loro intercessione», ha dichiarato il cardinale Petrocchi. «Un attestato di merito lo dedico ai giornalisti e agli operatori dei media: attraverso una informazione puntuale hanno contribuito a divulgare la corretta e aggiornata conoscenza di avvenimenti e di prospettive.»
Al cardinal Petrocchi è stato rivolto il discorso di ringraziamento di monsignor Antonio D’Angelo, a suggellare il passaggio di consegne alla guida dell’Arcivescovado. Anche il sindaco dell’Aquila, Pierluigi Biondi, è intervenuto per ringraziare, annunciando l’assegnazione del ‘Premio del Perdono’ a Petrocchi.
APERTA LA PORTA SANTA: UN PONTE VERSO IL GIUBILEO VATICANO DEL 2025
Alle ore 20,37 l’apertura della Porta Santa della Basilica di Collemaggio, a seguito dei tre rintocchi, come da cerimoniale, effettuati dal cardinale Petrocchi, affiancato dal sindaco Pierluigi Biondi. Per le successive 24 ore la Porta Santa rimarrà aperta, dando la possibilità ai fedeli di lucrare l’indulgenza plenaria.
«Quest’anno la 730^ Perdonanza celestiniana rappresenta un ponte ideale verso il Giubileo vaticano del 2025» , è stato più volte ribadito anche nel corso dei numerosi interventi nel corso della lunga diretta di Rete8.