Al via i commissariamenti dei consorzi della ricostruzione privata che risultano inadempienti.
Dopo 11 anni dal terremoto che ha colpito L’Aquila partono le diffide verso i presidenti di consorzio o i proprietari che non portando avanti l’iter di progettazione degli interventi.
Con il conseguente blocco dei fondi e della ricostruzione non soltanto degli immobili in questione, ma anche di intere porzioni di città. L’assessore alla ricostruzione privata Vittorio Fabrizi fa il punto della situazione. Al via il commissariamento pilota: riguarda un palazzo nella frazione di Paganica. Ma sono centinaia i consorzi che stanno per finire nel mirino del comune dell’Aquila.
Sono 5 le prime diffide (l’ultima partirà oggi), poi a cascata le diffide raggiungeranno il gruppo di 18 consorzi che hanno chiesto di essere commissariati; poi si procederà con quelli la cui condizione di inagibilità crea pericolo per l’incolumità pubblica. La grande molte dei commissariamenti riguarderà i consorzi che sono in ritardo sulle schede parte seconda (progetti esecutivi) che “pesa” da un punto di vista finanziario per circa 500 milioni di euro; 50 sono gli interventi commissariali per quei consorzi che non hanno consegnato nemmeno la prima parte della progettazione; infine, i consorzi che per vari motivi non si sono mai costituiti.
Sono 517 i commissari (su oltre 600 domande arrivate) ricompresi nell’albo, finalmente attivo dopo anni di impasse di un provvedimento avviato già dalla passata giunta comunale.