Non solo pub e ristoranti: i centri storici dell’Aquila e dei Comuni del cratere sismico 2009 attirano sempre di più attività diversificate, dalla manifattura agli artigiani, dai negozi di elettronica alle società sportive, sino alle associazioni culturali e sociali.
La vita incomincia a tornare alla sua normalità, le persone, gli imprenditori, i commercianti, sono pronti a rientrare a popolare strade e piazze sinora disabitate non soltanto all’Aquila, ma anche in tutto il cratere. Una mano importante arriva dal Bando regionale per l sviluppo dei centri storici denominato “Fare centro”, una misura unica in Italia, che finanzia i progetti, per così dire, di rinascita. Arrivano nuove risorse per il Bando regionale, misura voluta dalla Regione Abruzzo insieme alle associazioni di categoria per riportare le attività commerciali e professionali nei centri storici del cratere sismico del 2009. Attese nuove risorse derivanti dal fondo del 4% per la ricostruzione, che consentiranno di far scorrere ulteriormente la graduatoria delle domande presentate.
A spiegare lo stato dell’arte del bando, che si articola in tre distinte linee per diverse tipologie di attività, è il presidente reggente della Regione Giovanni Lolli, che è anche assessore alle Attività produttive. E che spiega – con i primi 20 ml sono già state finanziate 350 imprese tra L’Aquila e cratere.
Sono 131 le nuove imprese dell”ultima linea, la B, quella destinata alle attività che apriranno ex novo, verranno finanziate con 8 milioni di euro aggiuntivi, fondi che potranno ancora aumentare grazie alle economie di spesa che derivano anche dalle altre due linee. Un programma che continuerà anche con un nuovo bando.
Il servizio del Tg8