Un programma ricco di appuntamenti per il decennale del terremoto quello messo a punto da un vasto numero di associazioni che dal 2009 si sono battute all’Aquila per il ritorno alla normalità.
Si comincia sabato 30 marzo con la proiezione del film “Radici” di Luca Cococcetta e il dibattito su “La leggenda del progetto Case”, e si prosegue fino a domenica 7 aprile con seminari, convegni, incontri, proiezioni di documentari e reportage, confronti con figure di rilievo nazionale, come Tomaso Montanari dell’università per gli stranieri di Siena, che il 3 aprile al Gssi parlerà della “Memoria del futuro”.
È un programma ricco, che va al di là del lutto, oltre il dolore mai sopito in 10 anni dal terremoto, quello messo a punto da un vasto numero di associazioni che dal 2009 si sono battute all’AQ per la verità e la giustizia, per una ricostruzione partecipata, per il ritorno alla normalità. Un presidio che avrà il suo quartier generale a via Verdi, in centro storico, nato senza finanziamento e senza sostegni esterni se non quello dei volontari.
Una memoria che non va intesa solo come lutto; certamente come commemorazione, come ricordo del dramma e delle vittime, ma anche per raccontare le reti sociali che si sono create, per ragionare sul futuro che aspetta non solo l’aquila, ma tutta l’Italia, che dal dramma dell’Abruzzo deve trovare la spinta per diventare un paese più sicuro e consapevole delle sue fragilità, come spiega Vincenzo Vittorini dell’associazione Familiari vittime del sisma.
Il servizio del Tg8: