Una proposta di legge che premia la residenzialità nell’accesso alle graduatorie per i servizi pubblici regionali, presentata questa mattina dalla Lega Abruzzo. Quaresimale: premierà chi da più a lungo vive e lavora in Abruzzo.
Si chiama “Disposizioni in materia di accesso agli interventi economici e di servizi alla persona. Introduzione del principio di residenzialità” ed è una di quelle proposte di legge destinate a far parecchio discutere. È il nuovo disegno di legge presentato alla stampa questa mattina in consiglio regionale della Lega, Pietro Quaresimale.
Una legge di principio – sottolinea la lega – che, partendo dalla ristrettezza delle risorse erogabili per servizi vari a carico del bilancio regionale, decide di premiare le persone che da più tempo risiedono in regione.
E nessuna paura che possa accadere in Abruzzo ciò che è successo in Liguria dove una simile legge è stata impugnata. Lì si tendeva ad escludere, qui invece si premia, spiega Quaresimale.
La legge, composta di cinque articoli, stabilisce un criterio oggettivo, al quale dovranno attenersi tutti gli enti destinatari di risorse regionali nell’attribuzione di punteggi premiali per le graduatorie di beneficiari dei servizi erogati alla persona. Ossia, qualora la proposta dovesse diventare legge regionale, nelle graduatorie pubbliche dei servizi dovrà essere attribuito un punteggio più alto a chi dà più a lungo vive in Abruzzo e in Abruzzo lavora producendo economia. Una proposta che non è discriminatoria, bensì premia chi ha contribuito allo sviluppo sociale ed economico di un territorio punta a tutelare i cittadini, come ha spiegato il coordinatore della lega Abruzzo Luigi d’Eramo, ricordando anche che il gruppo della lega regione Abruzzo sì impegni a presentare una proposta di legge al mese.
Il servizio del Tg8