E’ scesa a quote basse la neve all’Aquila. Imbiancate le montagne di Roccaraso, Marsica, Tornimparte, Campotosto tra i 900 e i 1.600 metri di quota. La Coldiretti: allerta per le colture e i frutteti. Si teme per le gelate nella prossima notte.
Era il 10 maggio del 1984 quando tutti i lavoratori dell’ex Italtel dell’Aquila vennero fatti uscire dalla fabbrica per agevolare il loro rientro a casa: fuori le strade erano completamente imbiancate. Oggi la storia – meteorologicamente parlando – si ripete, qualche giorno prima di quell’anno davvero straordinario.
L’ondata di maltempo annunciata dai meteorologi è arrivata puntualissima. Neve e freddo hanno colpito L’Aquila e la sua provincia nelle ultime 24 ore. Si è svegliato completamente imbiancato il paese di Roccaraso, dove il sindaco Francesco Di Donato descrive un paesaggio invernale, natalizio, un intero territorio ripiombato indietro di tre mesi, con temperature che si aggirano intorno allo zero e nella notte scese di molto sotto lo zero, tinti di bianco anche gli impianti dell’Aremogna dove, sui 1.600 metri di quota sono scesi 20 centimetri di neve. La neve non ha risparmiato l’Altopiano delle Rocche, dove sembra essere in pieno inverno. Neve abbondante anche sulle montagne di Tornimparte, dove questa mattina la neve aveva spolverato i tetti ma, soprattutto, ha creato qualche disagio al casello autostradale, dove sono scesi circa 10 centimetri di neve. Stesso scenario a Ovindoli, Campo Imperatore, Rocca di Mezzo, Pescocostanzo, Rivisondoli, Campotosto. Neve sopra gli 800 metri anche nelle frazioni aquilane, da Roio ad Assergi fino a Collebrincioni.
Solo acqua è scesa invece, fortunatamente, sulla piana del Fucino, dove per ora le colture si sono salvate, mentre la neve è in particolare scesa sui comuni di Tagliacozzo e di Aielli. Si teme, però, per gli alberi da frutto ormai in fiore da diverse settimane in tutta la provincia dell’Aquila. Il presidente della Coldiretti dell’Aquila, Angelo Giommo, parla di pericolo scampato almeno per oggi, ma la presenza di neve a quote basse e il cielo sereno potrebbe determinare un abbassamento notevole delle temperature già da questa notte.
E’ previsto infatti un miglioramento delle condizioni meteorologiche, con ampie schiarite, che potrebbero – senza la protezione delle nuvole – far scendere la colonnina di mercurio sotto lo zero a quote anche basse. Coldiretti si dice in apprensione, l’allerta è massima, ma è ancora presto sia per quantificare i danni, sia per capire che cosa succederà nei prossimi tre giorni.
Il sindaco dell’Aquila Pierluigi Biondi ha disposto, attraverso un’ordinanza, la proroga dell’accensione degli impianti di riscaldamento fino al 13 maggio negli edifici pubblici e privati di tutto il territorio comunale.
La disposizione si è resa necessaria alla luce delle condizioni meteorologiche, con temperature al di sotto della media stagionale e che non garantiscono sufficienti temperature interne. Il Dpr 74/2013 prevede che nei comuni della stessa fascia climatica dell’Aquila i termosifoni possano essere tenuti in funzione dal 15 ottobre al 15 aprile, salvo diverse disposizioni dei sindaci in ragione di situazioni meteorologiche come quelle che si stanno verificando in città.
(immagini scattate da Angelo Taglieri e tratte dalla pagina Facebook di Roccaraso.net)