Nessuna scuola è uscita dai Musp, i Moduli a uso scolastico provvisorio, 32 erano nel settembre 2009 e altrettanti sono oggi. La denuncia della commissione Oltre il Musp” Silvia Frezza. Unici cantieri a Pettino (Mariele Ventre) e Arischia.
Sul fronte della ricostruzione scolastica la situazione “è drammatica e tutto e fermo, ascoltiamo solo parole e parole ma i soldi, stanziati da tempo, non vengo spesi”. Le parole, dure, sono quelle della rappresentante della Commissione “Oltre il Musp”, che punta il dito sulla mancata ricostruzione. “Stiamo come 10 anni fa. Nessuna scuola è uscita dai Musp o è stata ricostruita, al di à di due cantieri in corso e tre scuole private e cattoliche che sono state abbattute e ricostruite che evidentemente – dice ironicamente Frezza – non hanno conosciuto quegli intoppi burocratici che stanno conoscendo le scuole pubbliche.
Lavoriamo dentro le lamiere, strutture che ci avevano assicurato sarebbero servite per 4-5 anni, dunque provvisorie, e che oggi mostrano tutta la loro precarietà. Inoltre per portare avanti una didattica efficiente e di qualità occorrono scuole in muratura, con progettazioni d’avanguardia, mentre qui mancano palestre, laboratori, e persino la manutenzione ordinaria è carente. Una buona scuola passa attraverso una vera scuola”, dice mentre alle sue spalle si ergono alti cespugli di erba rifugio per rettili e insetti che s’insinuano dentro i Musp. “Ci sono quasi 45 milioni di euro da spendere – aggiunge Frezza – un insuccesso dello Stato e una mortificazione per gli alunni e studenti e per i docenti. Come mai non si stanno spendendo? Stanno manifestando un’oggettiva incapacità a ricostruire”.
Il servizio del Tg8