Un Consiglio comunale straordinario sulle tasse post-sisma. Due le strade da percorrere in parallelo: una lettera da indirizzare alla Commissione europea per ottenere una “interpretazione autentica del ‘de minimis’ e la proroga della scadenza per la restituzione.
Il Consiglio comunale ha approvato all’unanimità un ordine del giorno, predisposto in sede di conferenza dei capigruppo. Sulla base del documento si impegnano il sindaco e la giunta a “proporre al Governo il sostegno agli emendamenti che differiscono al 31 dicembre 2019 le attività di recupero delle agevolazioni, di cui al comma 28 dell’articolo 33 della legge 183/2011”, facendosi altresì “portavoce, presso il Governo, affinché sia portata all’attenzione della Commissione europea la rivisitazione della decisione del 14 agosto 2015, nella parte in cui si stabilisce che le agevolazioni di cui sopra costituiscono aiuti di Stato” e a “istituire un tavolo tecnico con il Ministero dell’Economia e delle finanze e con l’Agenzia delle entrate per l’adeguamento procedurale dell’eventuale restituzione delle agevolazioni”.
L’ordine del giorno verrà inviato alla presidenza del Consiglio dei ministri, al ministro agli Affari europei, al presidente del Parlamento europeo, alla delegazione parlamentare italiana presso lo stesso e, per condivisione, alla Regione Abruzzo e ai sindaci dei Comuni ricompresi nel cratere sismico 2009.
Una lettera da indirizzare alla Commissione europea per ottenere una “interpretazione autentica del ‘de minimis‘” e, in parallelo, la proroga della scadenza dei termini per la restituzione delle tasse sospese alle imprese del cratere sismico dopo il terremoto del 2009. Circa 100 milioni di euro che centinaia di imprese dovrebbero fare uscire dalle loro casse e da restituire al Governo italiano perché ritenuti dall’Europa un aiuto di Stato. Sono le due strade che la politica e le organizzazioni sindacali e di categoria stanno cercando di percorrere per salvare le imprese del cratere da un salasso che potrebbe condurre molte di loro al fallimento. Questione al centro di un Consiglio comunale straordinario che questa mattina ha riaperto il dibattito dopo mesi di silenzio. Quel che viene chiesto è che la commissione europea riapra il confronto e dia al Governo italiano la possibilità di elaborare un emendamento che, in sostanza, permetta alla commissaria incaricata di procedere con il recupero delle somme Margherita Maria Calabrò, di giudicare le imprese con un limite di ‘de minims” più alto: da 200 a 500mila euro. Una speranza che cova sotto l’albero: una risposta dall’Europa potrebbe arrivare già prima della fine dell’anno.
Le imprese devono prepararsi comunque a mettere a punto tutta la documentazione necessaria in vista di un’effettiva restituzione delle tasse.
Il Governo resta impegnato al fianco del territorio colpito dal sisma, come spiega il deputato aquilano della Lega Luigi D’Eramo.
Il sottosegretario alla ricostruzione Vito Crimi presenterà in Senato nei prossimi giorni, nel corso dell’approvazione della legge di Stabilità, un emendamento complessivo che riguarderà diversi aspetti legati al sisma del 2009, fra cui quello del rinvio di un ulteriore anno della scadenza della restituzione del residuo 40% delle tasse sospese dieci anni fa.
Il servizio del Tg8