L’Aquila, tasse. Rainaldi (Confindustria): ‘Adesso un tavolo tecnico in Europa’

Dopo l’approvazione in Senato ieri sera in sede di conversione del decreto ‘Sblocca cantieri’, dell’emendamento per prorogare la scadenza della restituzione delle tasse sospese alle imprese dopo il sisma del 2009, arriva l’appello ad avviare un tavolo tecnico con l’Europa.

I 124 imprenditori e professionisti che dovranno dimostrare di non avere fruito di quelli che l’Europa identifica come “aiuti di Stato”, hanno 500 giorni in più prima che scatti di nuovo il termine della restituzione. Una boccata d’ossigeno che però non cambia la situazione, perché resta da risolvere IL PROBLEMA alla radice. In un contesto politico molto incerto inoltre, con le crisi di Governo continue e adesso lo spettro della procedura d’infrazione da parte dell’Europa per il debito italiano eccessivo, all’orizzonte si staglia il rischio che la questione tasse slitti ancora uscendo dall’agenda di Governo. “Occorre fare fronte comune politicamente”, è l’appello che lancia Ezio Rainaldi, delegato alla ricostruzione per Confindustria L’Aquila. Che anticipa: presto nascerà un tavolo tecnico incaricato di seguire la vicenda direttamente con le nuove istituzioni europee, con l’obiettivo di fare in modo che la soglia del de minimis a 500mila euro possa essere affrontata e approvata in Commissione Europea.

Il provvedimento approvato ieri in Parlamento era stato anticipato la settimana scorsa dai parlamentari della Lega Luigi D’Eramo e Paolo Arrigoni, quasi negli stessi momenti in cui il direttore di Confcommercio Celso Cioni, si è appeso, imbragandosi con una corda, dal balcone di casa sua per protestare contro il Governo passivo e disinteressato della sorte dei piccoli imprenditori aquilani. Sul caso interviene anche la deputata Dem Stefania Pezzopane, per la quale “la trattativa avviata dal governo gialloverde con l’Ue, al momento versa in uno stato di assoluta incertezza”.

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