Pescara: consiglio comunale sull’emergenza idrica, parla l’Aca

A Pescara una seduta straordinaria del Consiglio comunale aperta a cittadini e associazioni per affrontare il problema dell’emergenza idrica e avanzare soluzioni condivise anche con l’Aca, presente in aula

Da una parte la grave crisi idrica che sta investendo il pianeta, complice il cambiamento climatico in atto; dall’altra la difficile gestione dell’emergenza fronteggiata dalle aziende consortili acquedottistiche, spesso chiamate a fare i conti con problemi strutturali, economici e burocratici; nel mezzo i cittadini che scontano con razionamenti e a volte chiusure totali un problema di portata mondiale come l’indisponibilità dell’acqua, bene primario di prima necessità ormai non più scontato. Le voci di tutti gli attori in campo si sono confrontate oggi pomeriggio nel corso della seduta straordinaria del Consiglio comunale di Pescara che ha avuto per oggetto proprio l’emergenza idrica in atto con il coinvolgimento di cittadini, associazioni e rappresentanti di enti e istituzioni.

«Come presidente Aca posso rispondere di quanto fatto dall’azienda consortile acquedottistica nell’ultimo decennio», ha dichiarato la presidente dell’Aca, Giovanna Brandelli. «Gli interventi di digitalizzazione della rete, finanziati con fondi Pnrr serviranno a darci una metodologia e a modernizzare la rete, consentendoci di ridurre notevolmente la dispersione idrica, che però non potrà mai arrivare allo 0% per ragioni strutturali che riguardano in primis la sollecitazione delle tubature che scorrono sotto le strade e che ovviamente non sono più quelle del secolo scorso.
Di certo c’è una cosa: difendere l’acqua come bene pubblico, significa anche difenderne la gestione pubblica, poiché nei prossimi anni il cosiddetto oro blu sarà fonte d’affari per speculatori finanziari e perdere la gestione pubblica dell’acqua significherà perdere anche il meccanismo di mutualità a beneficio della collettività».

Durante l’assise civica sono state tanti gli ordini del giorno avanzati dai gruppi politici in consiglio comunale per proporre soluzioni all’emergenza idrica.
Presenti anche molti cittadini che non hanno perso l’occasione per esprimere il proprio malcontento.