L’Aquila, corso Federico II: un altro tratto interdetto al traffico

All’Aquila sempre più strade si avviano alla pedonalizzazione: in corso Federico II un altro tratto diventa interdetto alle auto, secondo una recente ordinanza. Non una vera e propria isola pedonale, per ora un divieto di transito in attesa del via libera della Giunta, dopo la fine della riqualificazione

La decisione arriva a conclusione dei lavori di riqualificazione dell’asse centrale e dell’adozione di una disciplina complessiva della viabilità che rende necessaria la regolamentazione della circolazione stradale nel corso e nelle aree limitrofe. All’intersezione con via dei giardini ci saranno anche delle barriere mobili automatiche con divieto di transito anche in diverse vie adiacenti e limitrofe al corso.

La città capoluogo di regione si avvia dunque a piccoli passi a una pedonalizzazione più ampia, da completare quando la città sarà libera da tutti i cantieri e soprattutto con aree parcheggio idonee.

Altri provvedimenti riguardano anche piazza Santa Margherita, dove ci saranno stalli di sosta libera per le auto su entrambi i lati paralleli al senso di marcia; uno stallo sarà dedicato al trasporto merci lungo il lato sinistro, dopo il portale della chiesa di Santa Margherita.

Previsto anche un attraversamento pedonale all’altezza di palazzo Camponeschi, per l’ingresso all’università in raccordo con il passaggio pedonale di via Camponeschi e l’area pedonalizzata di piazza santa Margherita.

Nel tratto adiacente a palazzo Margherita sono previsti stalli di sosta a destra, un passaggio pedonale lungo il lato sinistro e un attraversamento pedonale all’altezza di palazzetto dei nobili.
Divieto di sosta invece in via Andrea Bafile (tratto adiacente palazzo Pica Alfieri). Altro provvedimento  riguarda l’istituzione di un attraversamento pedonale tra la fontana monumentale e l’ingresso di palazzo Pica Alfieri.

Saranno inoltre installate delle colonnine in ghisa per delimitare la carreggiata di via Bafile e piazza Santa Margherita.

 

Anna Di Giorgio: