“Nello stesso giorno in cui a Roma i sindacati confederali manifesteranno dopo l’aggressione fascista subita dalla Cgil, la sala consiliare del Comune di Pescara ospiterà la nipote di Benito Mussolini per presentare il suo libro su Rachele Mussolini, con l’intervento di relatori che sul sito Ognoradesto.it arrivano a definire la marcia su Roma «una delle più gloriose pagine della storia dell’umanità’ “.
Lo si legge in una nota del Partito Democratico di Pescara. «Siamo di fronte ad una vera e propria provocazione – denunciano il segretario provinciale del Partito democratico Nicola Maiale,
il segretario cittadino Antonio Caroselli ed il capogruppo in Consiglio Comunale Piero Giampietro – ed è inquietante che a presentare un libro molto discusso siano esponenti di un’associazione che sul web propongono ricostruzioni storiche del tutto fantasiose e arrivano anche a ironizzare sul presidente della Repubblica Sergio Mattarella”.
“Chiediamo immediatamente che la giunta Masci prenda le distanze da questa provocazione e che il presidente del Consiglio comunale revochi la disponibilità della sala consiliare, che è la sala di tutti i pescaresi, e annulli i suoi saluti istituzionali previsti nel programma. Quello che è avvenuto sabato scorso a Roma dimostra che bisogna alzare la guardia, non aprire le porte del Palazzo di città ai nostalgici del fascismo”.
Anche per questo i gruppi consiliari del Partito democratico, della Lista Sclocco Sindaco e di Pescara Città Aperta hanno presentato un ordine del giorno che sarà discusso nella seduta di oggi del Consiglio Comunale per ribadire il netto no dei pescaresi ad ogni fascismo.
E sulla vicenda si registra l’intervento del sindaco Carlo Masci il quale in una nota stampa afferma che:
«In merito alla presentazione del libro su Rachele Mussolini nella Sala consiliare del Comune di Pescara, si ricorda e si evidenzia che la disponibilità della stessa è nella piena competenza gestionale del Presidente del Consiglio comunale, che l’assegna a coloro che ne fanno richiesta così come disciplinato dal regolamento comunale. Personalmente non ero stato in alcun modo avvertito di questa iniziativa. Non ne ero assolutamente a conoscenza; appena ho appreso della cosa ho immediatamente invitato il Presidente del Consiglio comunale a riconsiderare l’opportunità della presentazione del volume nella Sala consiliare in questo particolare frangente storico e politico. La città di Pescara non può e non deve essere né oggetto né ostaggio di tensioni o strumentalizzazioni politiche».