Domani a Roma la Biblioteca del Senato aiuterà a far riscoprire la figura di Pasquale Galliano Magno, l’avvocato abruzzese che difese la famiglia di Giacomo Matteotti nel famoso processo farsa celebrato a Chieti nel 1926.
Domani alle 15.00, nella Biblioteca Giovanni Spadolini del Senato, a Roma, si svolgerà il convegno “Una vita per la libertà, la legalità, la giustizia sociale”, a cura della Fondazione Matteotti e della Soprintendenza archivistica e bibliografica d’Abruzzo. L’iniziativa è stata pensata per riportare alla luce la figura di un eroe dimenticato della Storia italiana, l’uomo che si prese cura, come parte civile, della moglie del leader socialista trucidato del 1924. Magno operò in un contesto difficilissimo: tra i suoi colleghi infatti figuravano gli avvocati difensori di assassini e personaggi legati al Regime, come il ras di Cremona Roberto Farinacci.
Giovane sindaco socialista di Orsogna (Chieti), bersaglio continuo della violenza squadrista del fascisti, nel dopoguerra Magno fu tra gli artefici della rinascita di Pescara, dove si era trasferito da Chieti per le continue minacce e le difficoltà di vita.
A Roma, oltre al convegno, sarà possibile vedere anche la mostra che ripercorre con foto e documenti la vita di Galliano Magno e le sue relazioni con la famiglia Matteotti. Con gli eredi dell’avvocato abruzzese, racconteranno la sua storia anche Angelo Sabatini, presidente della Fondazione Matteotti, Claudio Modena, autore di un saggio a lui dedicato. Presenti anche Stefano Carluccio, direttore di Critica Sociale, e Pablo Dell’Osa, che assieme alla figura di Magno racconterà parallelamente la vicenda di un altro famoso chietino, Guido Cristini, il giudice nero, presidente del Tribunale Speciale del Fascismo, “esatto opposto di una vita per la libertà, la legalità, la giustizia sociale”.