“Un bandierone della pace lungo 20 metri è stato portato stamani a San Remo per esprimere il no alla guerra della maggioranza degli italiani e dire no alla propaganda di guerra”. Ad esporre il grande vessillo per la pace, gli esponenti di Rifondazione Comunista
“Dopo centinaia di migliaia di morti e enormi distruzioni è ora di smetterla con la guerra per procura contro la Russia e di lavorare per una soluzione di pace”. E’ quanto afferma Maurizio Acerbo, Segretario nazionale di Rifondazione Comunista, coordinamento nazionale di Unione Popolare intervenuto stamani a San Remo in Piazza Muccioli adiacente Piazza Eroi Sanremesi per ribadire il no alla guerra in Ucraina.
“Chiediamo un immediato cessate il fuoco e l’apertura di una trattativa fondata sul rispetto del diritto internazionale, del diritto all’autodeterminazione dei popoli e alla reciproca sicurezza, del rispetto delle minoranze. Benigni nel suo discorso al Festiva della canzone italiana, ha ricordato l’articolo 11 ma la Costituzione viene violata dai governi italiani dal 1999 con la continua partecipazione a guerre di aggressione (Serbia, Iraq, Libia) e più di recente con la partecipazione attraverso l’invio di armi e l’uso delle nostre basi al conflitto ucraino. E’ ora di dire basta”. Ha aggiunto ancora Acerbo. “Ringraziamo Piero Pelù per aver portato la bandiera della pace dentro lo spettacolo del festival. Auspichiamo che lo facciano altri artisti”. Per questo, conclude, “Rifondazione Comunista e Unione Popolare in collaborazione con ANPI, ARCI, CUB Savona, Savona Disarmo, Cittadinanza Attiva, abbiamo voluuto portare a San Remo il bandierone della pace”.