Un frontale violentissimo e la morte sul colpo per Andrea Silvestrone, avvocato 49enne noto atleta paralimpico di tennis, e due dei suoi 3 figli, Nicole di 14 anni e il piccolo Brando di 8. Un terzo figlio, Diego, è stato trasportato d’urgenza ad Ancona. La strage in A14, nella Galleria Castello a Grottammare: una famiglia molto nota a Montesilvano, e non solo, quella di Andrea. “Sono devastato” le prime parole del sindaco De Martinis
Il sindaco di Montesilvano, Ottavio De Martinis, ha proclamato per oggi, domenica 5 febbraio, il lutto cittadino per la morte di Andrea Silvestrone e di due dei suoi tre figli in seguito a un incidente stradale avvenuto in mattinata sull’autostrada A14, a Grottammare, in una galleria. “Non avrei mai voluto ricevere questa notizia così terribile – scrive il sindaco su Facebook postando una foto con Silvestrone – La tragedia che oggi ha colpito la nostra città e quanti conoscevano Andrea Silvestrone e la sua famiglia ci getta nello sconforto totale. Non riesco ancora a credere amico mio che te ne sei andato via in questo modo, tu che sei sempre stato per tutti un esempio di grande forza e determinazione e che amavi la vita con tutto te stesso. Non ci sono parole per descrivere il dolore e la profonda tristezza che mi attanagliano in queste ore”.
Le vittime sono Andrea Silvestrone, 49enne atleta affetto da sclerosi multipla, paralimpico di tennis in carrozzina ( FOTO), e due dei suoi tre figli. Sconvolta la comunità di Montesilvano dove viveva ed era molto stimato. “Sono devastato”, così il sindaco di Montesilvano Ottavio De Martinis. Col passare delle ore, mentre la notizia sta facendo il giro d’Italia, tutto l’Abruzzo che ben conosceva Andrea e le sue tante iniziative di sensibilizzazione per l’inclusione nello sport lo ricorda ritraendolo come un uomo sempre sorridente, un padre amorevole, un tennista talentuoso.
In questa recente foto Andrea con i suoi 3 amati figli: Nicole, Diego e Brando andavano spesso con papà a ritirare premi, a supportarlo in gare anche all’estero, a testimoniare della straordinaria forza di un uomo che non ha mai smesso di lottare per i suoi sogni. Nicole e Brando non ce l’hanno fatta: in quelle lamiere hanno trovato la morte a 14 e 8 anni stringendo il loro simpatico cagnolino ( in foto). Diego è stato trasportato in elicottero ad Ancona dove è ricoverato.
“Una notizia tremenda per noi, Andrea era un mio caro amico con il quale ho condiviso momenti belli e con cui ho anche giocato talvolta a tennis. Di recente lo avevamo premiato nella Festa dello sport. Una grave perdita, un gran dolore per la perdita di un amico e dei suoi figli” ha detto il sindaco che già nel 2017, da assessore allo sport, gli consegnò in occasione di un evento una targa che Andrea mostrava con fierezza sui suoi profili social.
Testimonial di iniziative per l’inclusione nello sport, Andrea Silvestrone raccontava a chi gli chiedesse la fonte di così tanta forza: “Metto in campo in tutti i sensi la mia esperienza sia di atleta paralimpico sia di persona che combatte nella vita. La vita è bellissima e vale sempre la pena di essere vissuta, sempre in maniera piena, larga prima che lunga”. E, ancora, come in tantissimi lo ricordano e piangono sui social: “Percorri la tua vita preoccupandoti di quanto sia larga e non di quanto sia lunga”.
Nel 2021 era riuscito a strappare un doppio successo: titolo di campione italiano, e primo italiano nel mondo nella classifica globale di weelchair tennis. Da allora il suo motto è sempre stato “Se puoi sognarlo, puoi farlo”. Un mantra che ha continuato a ripetere a sé stesso e ai suoi ragazzi. Dal 2022, infatti, era stato insignito della laurea ad honoremin “Teoria e Metodologia dell’Allenamento” dalla Facoltà di Scienze e Tecniche dello Sport di ISFOA. L’associazione Medea Odv lo aveva scelto come ambassador del progetto “Emozioniamoci…diamo un calcio al bullismo” proprio per la suo straordinario impegno nella lotta all’emarginazione, in ogni sua forma.
“La scomparsa dell’amico e campione paraolimpico Andrea Silvestrone rappresenta un colpo durissimo non solo per il mondo dello sport, ma anche per tutto quel mondo dell’associazionismo che opera nel campo della prevenzione e della tutela della salute”. Sono le parole, affidate a una nota, di Marco Lombardo, presidente della sezione di Pescara della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (Lilt) e membro del Consiglio Direttivo della Lilt nazionale.
“Andrea, socio onorario della Lilt di Pescara, era un uomo che aveva saputo trasformare una disabilità in un punto di forza, in un trampolino da cui ripartire con maggiore vigore, con un entusiasmo incredibile, con una gioia di vivere straordinaria – scrive Lombardo – I nostri pensieri sono ora vicini ad Andrea, ai suoi due bambini, morti con lui nello schianto, e ci stringiamo al dolore della moglie Barbara continuando a pregare per la salvezza del terzo figlio”. Sono le parole, affidate a una nota, di Marco Lombardo, presidente della sezione di Pescara della Lega Italiana Lotta contro i Tumori (Lilt) e membro del Consiglio Direttivo della Lilt nazionale.
“Andrea Silvestrone, la notizia dell’incidente che ti ha portato via da noi, insieme a due dei tuoi figli, ci fa veramente male. Sei stato un esempio per tutti, non ti sei mai tirato indietro. Sei stato un campione, di sport e di vita, hai lasciato un segno indelebile nell’esistenza di tutti coloro che hanno incrociato i tuoi sguardi e le tue parole”. Lo scrive il sindaco di Pescara, Carlo Masci. “È una di quelle notizie che mai avremmo voluto ascoltare. Quante volte – ricorda il primo cittadino – ci siamo incontrati in tantissime iniziative, sportive e sociali, in cui tu hai sempre trasmesso positività, forza, volontà, voglia di vivere, nonostante le difficoltà che attraversavi ogni giorno. Riposa in pace con i tuoi figli, oggi in cielo ci sono tre stelle luminose in più”.
“A fronte dell’ennesimo tragico indicente mortale sull’A14 nei tratti abruzzese e marchigiano mi sono sentito con il presidente Francesco Acquaroli con il quale abbiamo convenuto di richiedere un ulteriore incontro urgente con ASPI, Autostrade per l’Italia, al fine di provvedere a garantire la massima sicurezza possibile anche rimodulando i cantieri. Questa situazione è diventata per noi insostenibile e inaccettabile, sotto tutti i punti di vista possibili, prima di tutto la perdita di vite umane per le quali esprimo profondo dolore e cordoglio. È ora di garantire sicurezza agli automobilisti. Oltre alle problematiche relative all’A14 oggi registriamo un grave incidente sulla superstrada Avezzano Sora, nei pressi di Sora, dove due persone hanno perso la vita. È ormai tempo da parte di Anas e Ministero di finanziare il progetto della strada a quattro corsie come chiesto dalla Regione e dai Comuni della Valle Roveto per garantire maggiore sicurezza agli automobilisti”. Lo ha dichiarato il presidente della Regione Abruzzo, Marco Marsilio.
Autostrade per l’Italia, “a nome della Società e di tutti i colleghi che quotidianamente operano sulla rete, in relazione al tragico incidente avvenuto questa mattina nel tratto tra Pedaso e San Benedetto del Tronto della A14, esprime profondo cordoglio ai familiari delle vittime e vicinanza alla comunità“.
Incidente A14: il cordoglio del Pescara Calcio
La tragedia accaduta alla famiglia Silvestrone ha scosso anche tutto il mondo sportivo abruzzese. Questa sera attraverso i suoi canali ufficiali è arrivato anche il cordoglio del Pescara Calcio. “La Delfino Pescara 1936 si stringe al dolore del mondo sportivo abruzzese e della famiglia Silvestrone” per la tragica scomparsa di Andrea, di due dei suoi figli e del loro cane. “Dal mondo BiancAzzurro giungano le più sentite condoglianze”.
“Una notizia che ci sconvolge, che ci rende inermi. Troppi nuovi angeli, da oggi, popolano il paradiso”: così l’ENDAS ABRUZZO poco fa sui social dove sta rimbalzando la tragica notizia.
“Un uomo felice e innamorato della vita. Un uomo coraggioso. Porterò sempre con me quell’immagine di vita e di felicità che trasmetteva a tutti. Non era mai triste, mai cupo, ma sempre reattivo, anche nei giorni peggiori della malattia”. Così Claudio Ferrante, presidente dell’associazione Carrozzine Determinate Abruzzo.
Era stato un istruttore di tennis, dopo la disabilità, era entrato nella Nazionale paralimpica raccogliendo risultati a livello internazionale, sempre nel tennis.
Nel 2017 la targa ( che vedete in foto ) dell’allora assessore allo sport, oggi sindaco di Montesilvano con la dedica: “Esempio di determinazione, forza e di rari valori umani e sportivi”.
Sul posto molti tra sanitari, vigili del fuoco, Polizia stradale e personale Anas. Secondo i primi accertamenti, a perdere il controllo del proprio mezzo sarebbe stato Silvestrone alla guida dell’auto: dopo aver toccato con le ruote un canale di scolo avrebbe tentato di controsterzare invadendo, però, la corsia di marcia opposta dove si è trovato davanti il mezzo pesante. Una galleria a doppio senso di marcia: l’altra carreggiata era, infatti, chiusa per lavori.
Dai primi riscontri Andrea Silvestrone è morto sul colpo così come la figlia Nicole di 14 anni, che gli stava a fianco, e l’altro figlio Brando di 8 anni seduto dietro. Un terzo figlio dell’atleta, Diego, è ricoverato ad Ancona.
Lo scontro è avvenuto all’altezza del km 300, in corrispondenza, fa sapere Anas, di un “cantiere di lavoro correttamente installato e segnalato”, poco prima delle 11 e attualmente è chiuso il tratto compreso tra San Benedetto del Tronto e Pedaso. Sul luogo dell’evento Vigili del Fuoco, i soccorsi sanitari e meccanici, Polizia Stradale e personale della Direzione 7/o Tronco di Pescara di Autostrade per l’Italia. Sul posto traffico bloccato e 2 km di coda in entrambe le direzioni; 1 km di coda all’uscita obbligatoria di San Benedetto direzione Bologna.
L’altra carreggiata era, infatti, chiusa per lavori. In un incidente nello stesso punto, il 15 gennaio, era morto Samuele Cotichini di Ascoli. “Poco dopo le ore 14:00, sull’autostrada A14 Bologna-Taranto, è stato riaperto il tratto compreso tra San Benedetto del Tronto e Pedaso in direzione Bologna. La dinamica dell’incidente – comunica Autostrade per l’Italia – è al vaglio della Polizia Stradale ma dalle prime ricostruzioni risulta un’invasione della corsia opposta da parte della vettura per cause in fase di accertamento”. Sull’auto viaggiava anche il cane della famiglia, morto anch’esso nel tragico schianto. Illeso invece l’autista del mezzo pesante.