Il Consiglio dei ministri nella riunione in programma oggi potrebbe riaffidare a Strada dei Parchi la concessione delle autostrade laziali ed abruzzesi A24 e A25
Il Consiglio dei ministri potrebbe annullare la revoca della concessione delle autostrade A24 e A25 alla società Strada dei Parchi del gruppo Toto. La concessione era stata revocata per inadempienze nelle manutenzioni di ponti e viadotti, decisa il 7 luglio dello scorso anno dal governo, che ha assegnato la gestione ad Anas. É quanto si apprende da fonti vicine al gruppo Toto che aveva impugnato il provvedimento davanti ai giudici amministrativi. Il tribunale nelle settimane scorse ha imposto con un’ordinanza al Mit un risarcimento di circa 1,2 miliardi per la revoca anticipata e una provvisionale di 500 milioni per i pagamenti di una parte dei creditori del concordato. Nei mesi scorsi due sentenze dei tribunali di Teramo e L’Aquila hanno inoltre scagionato i vertici di Strada dei parchi dall’accusa di aver messo a rischio crollo ponti e viadotti. Lo scorso 24 luglio è stato il Mit ad attivare la trattativa per trovare un’intesa bonaria.
Per il governo è l’unica strada percorribile questa e oggi si ratifica al consiglio dei ministri. Il presidente di Strada dei parchi Cesare Ramadori ha rilasciato una lunga intervista al Centro spiegando che la società ha pagato un prezzo alto per il braccio di ferro tra il Ministero e l’Anas.
Per Ramadori il risultato è stato, oltre ai danni di immagine per la società, che l’Abruzzo ha dovuto attendere un anno per l’apertura di importanti cantieri. Senza pensare al lavoro dei dipendenti del gruppo Toto e alle incertezze che il tutto ha generato. Da un anno la gestione delle autostrade è in mano ad Anas dopo che il governo Draghi tolse la gestione alla società.
I fatti però hanno dato ragione a Strada dei parchi. Prima lo hanno fatto i tribunali dell’Aquila e Teramo, che hanno escluso di fatto la mancata manutenzione e i rischi per gli automobilisti, e poi il governo Meloni che ha riconosciuto alla società un anticipo del risarcimento danni. In tutto questo c’è la battaglia portata avanti dagli amministratori di Lazio e Abruzzo per la riduzione delle tariffe e la messa in sicurezza.
“A loro interessa solo quello, spiega il sindaco di Carsoli Velia Nazzarro, non l’interlocutore”.