E’ stata rinviata al 9 giugno l’udienza davanti a Gup dell’Aquila sull’inchiesta della procura in merito alle vicende della A24/A25: il giudice ha accolto la richiesta di legittimo impedimento presentata dai difensori del patron di Strada Parchi Carlo Toto, ricoverato per covid al San Raffaele di Milano. Il Ministero si è costituito.
Si è, intanto, appreso che hanno presentato richiesta di costituzione di parte civile sia il Ministero dei Trasporti che le associazioni Codici e Federconsumatori, oltre alla associazione italiana vittime della strada.
Il Codacons lancia una “azione risarcitoria per i cittadini che utilizzano la rete autostradale dell’A24 e A25, finalizzata a far ottenere agli utenti il risarcimento dei danni per i rischi corsi sul fronte della sicurezza”. L’associazione ricorda che “come noto le procure dell’Aquila, di Teramo e di Pescara hanno chiesto il rinvio a giudizio per i gestori di Strada dei Parchi, concessionaria delle autostrade A24 e A25, con l’accusa gravissima è di aver fatto rischiare la vita agli automobilisti evitando volutamente di effettuare i costosi lavori necessari a scongiurare il crollo dei molti ponti che caratterizzano l’infrastruttura. Una accusa che, se confermata, dimostrerebbe i rischi corsi dagli automobilisti dell’Abruzzo che utilizzano le due autostrade per i propri spostamenti”. “In loro favore prosegue la nota – scende in campo oggi il Codacons, che lancia una azione risarcitoria per gli utenti abruzzesi: tutti i cittadini residenti a Pescara, Teramo, L’Aquila e Chieti che hanno utilizzato l’A24 e l’A25 possono fornire da oggi alla pagina https://codacons.it/ponti-a-rischio-crollo-su-a24-e-a25-parte-li niziativa-codacons/ la pre-adesione all’iniziativa del Codacons e costituirsi parte civile in caso di processo, chiedendo un equo risarcimento per i rischi corsi”.