La Giunta regionale dell’Abruzzo, presieduta da Marco Marsilio, su iniziativa del vicepresidente con delega all’Agricoltura, Emanuele Imprudente, ha approvato il calendario venatorio per la stagione 2023-2024
La Giunta regionale ha licenziato anche altre disposizioni. Cominciamo dal calendario venatorio, ecco alcuni passaggi:
Quaglia (Coturnix coturnix). La caccia alla Quaglia è esercitabile dal 1 ottobre al 30 ottobre 2023. Nelle aree Natura 2000 la caccia alla Quaglia è consentita dal 1 ottobre e fino al 30 ottobre 2023. Gli Ambiti Territoriali di caccia possono delimitare la zona di esercizio della caccia alla Quaglia.
Fagiano (Phasianus colchicus). La caccia al Fagiano è esercitabile dal 1 ottobre 2023 al 31 gennaio 2024. Nei mesi di dicembre e gennaio la caccia è consentita esclusivamente nelle unità territoriali di gestione (aziende faunistico-venatorie, eventuali distretti nell’ambito degli ATC) che attuano il monitoraggio standardizzato delle popolazioni, la stima dell’incremento utile annuo, la stesura di un piano di prelievo commisurato alla dinamica della popolazione e l’adozione di meccanismi di controllo che consentono il rispetto del piano programmato. Il piano deve avere il parere favorevole dell’ISPRA. Il prelievo della specie è consentita altresì nelle Aziende agri-turistico-venatorie nell’ambito dell’arco temporale massimo stabilito dalla L.157/92, art.18. Gli Ambiti Territoriali di caccia possono delimitare la zona di esercizio della caccia al Fagiano. Nelle aree Natura 2000 la caccia al Fagiano è consentita dal 1 ottobre al 30 novembre 2023.
Coturnice (Alectoris graeca): dal 1 ottobre al 30 novembre 2023. La caccia alla specie è esercitabile esclusivamente con le prescrizioni di cui all’CAPO E-Coturnice.
Starna (Perdix perdix): dal 1 ottobre al 30 novembre 2023. La caccia alla specie è esercitabile esclusivamente negli ATC che attuano interventi di gestione attiva secondo le prescrizioni di cui al CAPO G-Starna.
Cornacchia grigia (Corvus corone cornix), Gazza (Pica pica), Ghiandaia (Garrulus glandarius): nei giorni 14 e 16 settembre 2023 e dal 17 settembre 2023 fino al 28 gennaio 2024. A settembre la caccia alla specie è consentita esclusivamente nella forma dell’appostamento. L’attività venatoria prima della terza domenica di settembre non è consentita nelle aree Natura 2000.
Merlo (Turdus merula): dal 17 settembre al 31 dicembre 2023. A settembre la caccia alla specie è consentita esclusivamente nella forma dell’appostamento.
Cesena (Turdus pilaris), Tordo bottaccio (Turdus philomelos), Tordo sassello (Turdus iliacus): dal 1 ottobre al 10 gennaio 2024. A gennaio la caccia alle specie è consentita esclusivamente nella forma dell’appostamento. Nelle aree Natura 2000 è vietata la caccia al tordo sassello.
Colombaccio (Columba palumbus): dal 1 ottobre al 10 febbraio 2024. Dal 1 gennaio al 10 febbraio 2024 la caccia è consentita esclusivamente nella forma dell’appostamento. Dal 21 gennaio gli appostamenti devono essere collocati a non meno di 500 metri delle zone umide frequentate dagli uccelli acquatici. E’ consentito l’uso del piccione d’allevamento, come richiamo vivo nella caccia da appostamento alla specie, ad esclusione nelle zone ZSC/SIC e ZPS.
Lepre (Lepus europaeus): dal 1 ottobre al 21 dicembre 2023. La caccia alla specie è esercitabile esclusivamente con le prescrizioni di cui al CAPO F-Lepre.
Volpe (Vulpes vulpes): prelievo vagante da parte del singolo cacciatore 1 ottobre-31 dicembre 2023; caccia in squadre organizzate con l’ausilio di cani da seguita 1 ottobre 2023-31 gennaio 2024. Nel mese di gennaio la caccia alla specie è esercitabile attraverso modalità operative di utilizzo dei cani da seguita predisposte dagli ATC sentita la Regione.
Beccaccia (Scolopax rusticola): dal 1 ottobre al 20 gennaio 2024. La caccia è esercitabile esclusivamente con le prescrizioni di cui al CAPO D-Beccaccia. Nelle aree Natura 2000 la caccia alla Beccaccia è consentita dal 1 ottobre al 10 gennaio 2024. Nel mese di gennaio la caccia è consentita solo a quegli ATC che effettuano la gestione della specie che preveda la pianificazione del prelievo a partire dall’analisi dei capi abbattuti e il monitoraggio della specie durante la fase di svernamento e di migrazione prenunziale svolto da personale qualificato.
Cinghiale (Sus scrofa): dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023. La caccia è consentita secondo le prescrizioni contenute nel Regolamento Regionale n. 1 del 4 maggio 2017 e s.m.i. Per la caccia di selezione al cinghiale nella Regione Abruzzo si rinvia agli atti assunti dalla Regione. In considerazione dell’introduzione del virus della peste suina africana nel territorio italiano ogni Cinghiale trovato morto (anche a seguito di incidente stradale) ovvero abbattuto ma che mostrava ante mortem comportamenti anomali di qualsiasi tipo, deve essere segnalato alle competenti autorità (guardie venatorie, Polizia provinciale, Carabinieri forestali, servizi veterinari delle AUSL localmente competenti). Deve essere altresì segnalato il ritrovamento di carcasse parzialmente predate.
Alzavola (Anas crecca), Fischione (Mareca penelope), Folaga (Fulica atra), Gallinella d’acqua (Gallinula chloropus), Germano reale (Anas platyrhynchos), Marzaiola (Spatula querquedula), Porciglione (Rallus aquaticus), Canapiglia (Mareca strepera), Codone (Anas acuta), Frullino (Lymnocryptes minimus), Mestolone (Spatula clypeata), Beccaccino (Gallinago gallinago):dal 1 ottobre al 20 gennaio 2024. Nelle aree Natura 2000 la caccia è consentita dal 1 ottobre al 20 gennaio 2024; per gli uccelli acquatici cacciabili vedere capo C paragrafo 2 del presente calendario venatorio. La caccia a gennaio in forma vagante è consentita limitatamente a corsi d’acqua, canali, fossi, risaie aree umide ed entro 50 metri di distanza da questi.
Allodola (Alauda arvensis): dal 1 ottobre al 31 dicembre 2023. Al fine di ridurre l’impatto venatorio sulla specie, è vietato l’esercizio della caccia nel Piano delle 5 Miglia (ATC di Sulmona) ai cacciatori di altre regioni in possesso di permesso giornaliero. Per le misure attinenti la caccia previste nel “Piano di gestione nazionale per l’Allodola”, oltre ai carnieri ridotti previsti al Capo b) punto 2 si stabilisce che tutti gli abbattimenti di Allodola, anche quelli fuori dalla regione di residenza venatoria, devono essere segnati sul tesserino e concorrono al carniere massimo totale previsto stagionalmente per ogni cacciatore.
L’attività venatoria, con esclusione della caccia di selezione, si svolge per un massimo di tre giorni a settimana a scelta del cacciatore, fermo restando il silenzio venatorio nei giorni di martedì e venerdì. La caccia al cinghiale è consentita, ad esclusione di quelle indicata, nelle giornate di mercoledì, sabato, domenica e festivi infrasettimanali. Il numero delle giornate di caccia settimanali non può essere superiore a tre e l’ATC può decidere di optare per la formula di tre giornate di caccia a scelta su cinque, ad esclusione del martedì e venerdì. All’interno dei distretti di gestione della Coturnice la caccia a tutte le specie è autorizzata a partire dal 1 ottobre. La caccia in appostamento fisso o temporaneo dal 21 gennaio 2023 va esercitata ad una distanza superiore a 500 metri da pareti rocciose potenzialmente idonee alla nidificazione di rapaci rupicoli. L’esercizio venatorio è consentito da un’ora prima del sorgere del sole fino al tramonto. Fa eccezione la caccia alla beccaccia che ha inizio un’ora dopo e termina un’ora prima degli orari riportati nella tabella allegata. I cacciatori con residenza venatoria in altra Regione, ammessi ad un ATC della Regione Abruzzo potranno esercitare la caccia in Abruzzo in quelle giornate e per quelle specie consentite anche nel calendario venatorio della Regione di provenienza.
Di seguito le altre disposizioni della Giunta regionale.
Sempre su proposta di Imprudente è stata anche riperimetrata l’area contigua del Parco Nazionale Abruzzo Lazio Molise (PNALM) nel Comune di Castel di Sangro, riperimetrazione già approvata dal Pnalm e compensata dall’inserimento di una nuova area ricadente all’interno del territorio della stessa cittadina.
Nell’ambito degli interventi di sostegno regionale alle imprese operanti nel settore del turismo, su proposta dall’assessore al Turismo, Daniele D’Amario l’esecutivo regionale ha autorizzato l’affidamento diretto alla società in house FIRA Spa del servizio di attuazione della somma di 5milioni 535mila 891 euro. Si tratta di risorse assegnate alla Regione Abruzzo con delibera Cipess a valere sul Fondo Sviluppo e Coesione 2021-2027 per lo scorrimento della graduatoria delle istanze non finanziate per carenza di risorse finanziarie relative al Programma 2018 della legge regionale n.77 del 2000.
Ancora su proposta di D’Amario, disco verde alle linee di indirizzo per l’erogazione di contributi alle Destination Management Company (DMC) della Regione Abruzzo per l’implementazione della rete di informazione e accoglienza turistica per l’anno 2023.
Approvate, su iniziativa dell’assessore con delega al Territorio, Nicola Campitelli, le linee guida per la bonifica di “siti orfani” di discariche, procedure, analisi di rischio e progetti per la produzione di energia rinnovabile nell’ambito delle azioni previste nel piano territoriale della Regione Abruzzo e del PNRR per il recupero di suolo.
Sempre su proposta di Campitelli, in relazione alla legge regionale sulle “Norme a sostegno dell’economia circolare e di gestione sostenibile dei rifiuti” è stata stabilita la ripartizione del fondo ambientale. Nello specifico, il 30% del fondo ambientale è destinato ad interventi di prevenzione degli inquinamenti e risanamento ambientale, un altro 30% è rivolto ad azioni di sensibilizzazione ed educazione ambientale, un ulteriore 30% è legato a precisi criteri e modalità di concessione di contributi a soggetti pubblici e privati mentre il restante 10% del gettito è destinato ai Comuni dove sono ubicati le discariche o gli impianti di incenerimento senza recupero energetico e ai Comuni limitrofi. Riguardo a questo 10% dei fondi, per l’assegnazione delle risorse si dovranno applicare i seguenti punti percentuali: 5% caratteristiche socio-economiche ambientali dei territori interessati, 30% superficie dei Comuni interessati, 60% popolazione residente nell’area interessata e 5% sistema di viabilità asservita.
La Giunta regionale abruzzese, su proposta dell’assessore con delega al Personale, Mario Quaglieri, ha assunto alcune decisioni in merito all’affidamento di incarichi dirigenziali. Ha disposto la proroga dell’incarico di dirigente del Servizio Assistenza Atti del presidente della Giunta regionale per Daniela Valenza. Ha conferito incarichi di dirigente a Francesco Di Filippo, Servizio Sviluppo Locale ed Economia ittica del Dipartimento Agricoltura, a Sabatino Belmaggio Servizio Foreste del Dipartimento Agricoltura, a Nicola Commito, Servizio Competitività ed Internazionalizzazione del Dipartimento Sviluppo Economico-Turismo, e a Eliana Marcantonio – Servizio Legislativo e Normativa europea della Direzione generale. Conferiti gli incarichi di dirigente anche a Vittorio Di Biase – Servizio Genio civile di Chieti, a Pasquale Di Meo –
Servizio Patrimonio e Datore di lavoro del Dipartimento Risorse, a Carlo Amoroso – Servizio Controllo- Monitoraggio del Dipartimento Lavoro-Sociale, a Nicoletta Bucco – Servizio Formazione e Apprendimento permanente del Dipartimento Lavoro-Sociale.
Sempre su proposta dell’assessore con delega all’Edilizia residenziale pubblica, Mario Quaglieri, la Giunta ha autorizzato il Comune di Cepagatti alla riserva del 15% degli alloggi di edilizia residenziale pubblica assegnati per un limite temporale di due anni per far fronte a situazioni di emergenza. Ancora su proposta di Quaglieri, approvato il piano di vendita degli alloggi dei servizi residenziali pubblici per l’anno 2023, proposto dal Comune di Celano.